COPPA DAVIS – Sorpresa a Lilla: uno splendido Dusan Lajovic fa venire a galla tutta la fragilità di Lucas Pouille quando deve gestire le responsabilità. Il serbo manca di killer instinct, ma il francese non ne approfitta, perde due tie-break e cade in 4 set. Jo-Wilfried Tsonga sistema le cose contro Laslo Djere, ma in Francia c’è partita. Date le premesse, è una notizia.E menomale che la semifinale di Lilla doveva essere una delle meno aperte degli ultimi anni, da decidere – per i padroni di casa – già al venerdì. Sulla terra battuta della Stade Pierre Mauroy, invece, la Francia è andata addirittura sotto, frenata da un Lucas Pouille deludente ma battuta da un meraviglioso Dusan Lajovic, che ha dato alla Serbia-B il punto dell’1-0. Poi ci ha pensato Jo-Wilfried Tsonga a ristabilire gli equilibri, e il team di Yannick Noah resta nettamente favorito, ma intanto dovranno giocare almeno un “live rubber” anche alla domenica, situazione che si auguravano di evitare. Non avevano fatti i conti con la capacità di Dusan Lajovic di farsi carico del ruolo di numero uno in virtù delle assenze di Djokovic, Troicki e Tipsarevic, i tre artefici dello storico titolo in Davis del 2010. Con a fianco il debuttante Laslo Djere, il compito di senatore è passato tutto nelle mani del numero 80 ATP, e la responsabilità gli ha fatto un gran bene, guidandolo verso il 6-1 3-6 7-6 7-6 che ha acceso una speranza che non c’era. Aveva fatto già vedere grandi cose nel primo set contro Nadal allo Us Open, e si è ripetuto contro un Pouille che ha deluso la fiducia di Noah. Il capitano l’ha preferito a Gasquet (finito addirittura a giocare un Challenger in Polonia), ma il 23enne di Grande-Synthe è completamente mancato. Sia di tennis, lasciandosi spesso sovrastare dallo stile classico di Lajovic e abusando della palla corta, sia di carattere, situazione già emersa ripetutamente nel corso di una stagione al di sotto delle aspettative. I due quarti Slam del 2016 (e la semifinale a Roma) avevano fissato l’asticella dei suoi obiettivi alla top-10, invece dopo aver toccato il numero 13 oggi è fuori dai primi 20 e negli Slam ha raggiunto solo un ottavo a New York. La ragione si è vista anche a Lille.
LAJOVIC SPRECA, POUILLE FA PEGGIO. MA CI PENSA TSONGA
Pouille è partito malissimo, ma il 4-0 del secondo set sembrava il simbolo della svolta, invece è emersa di nuovo tutta la sua fragilità, che ha dato una mano a Lajovic a sconfiggere un problema cronico del suo tennis: la quasi totale assenza di killer instinct. Il 27enne di Belgrado ci sta lavorando con l’aiuto di Josè Perlas, ma i risultati non sono ancora soddisfacenti. Il suo terzo set è stato il festival delle occasioni mancate, eppure l’ha comunque vinto lui: si è fatto riprendere da 4-1 (con due break) a 4-4, poi ha servito invano sul 6-5, e nel successivo tie-break è passato da 5-2 a 6-7, concedendo un set-point dal forte sapore di punto di svolta. Ma lì ci si è messa la sorte, un nastro vincente ha reso la vita facile a Lajovic e poco dopo il set è finito sulla panchina serba. Stessa musica nel quarto: Lajovic è volato in scioltezza sul 5-2, ma si è fatto di nuovo riprendere. Ha avuto tre match-point di fila sul 5-6 (da 0-40), ma Pouille ha detto (bene) di no e il set è finito di nuovo al tie-break. E stavolta il regalo a Lajovic l’ha fatto l’avversario. Il serbo si è fatto riprendere da 4-2 a 4-4, ma dopo aver colpito lo smash del 5-4 ha accusato un piccolo crampo a un piede, fermandosi per qualche secondo. Il messaggio per Pouille era chiaro: provare ad allungare lo scambio per approfittare del problema del rivale. Invece il francese ha reagito con la fretta, nel punto successivo ha spedito largo un rischiosissimo diritto anomalo in uscita dal servizio e ha offerto altri due match-point, dicendo addio a una rimonta che si poteva (doveva?) fare. Per sua fortuna a sistemare le cose è arrivato Jo-Wilfried Tsonga, che contro Djere ha fatto pesare categoria, esperienza e pesantezza di palla. Il 22enne serbo è riuscito giusto a salire sul 4-2 nel primo set, ma Tsonga l’ha subito ripreso, ha dominato il tie-break e poi l’ha sempre tenuto a distanza, passando le palline a Herbert/Mahut. A loro il compito di dare alla Francia un vantaggio atteso con 24 ore d’anticipo.

FRANCIA VS SERBIA 1-1
Stade Pierre Mauroy, Lilla (terra outdoor)
Dusan Lajovic (SRB) b. Lucas Pouille (FRA) 6-1 3-6 7-6 7-6
Jo-Wilfried Tsonga (FRA) b. Laslo Djere (SRB) 7-6 6-3 6-3
Herbert/Mahut (FRA) vs Krajinovic/Zimonjic (SRB) sabato
Jo-Wilfried Tsonga (FRA) vs Dusan Lajovic (SRB) domenica
Lucas Pouille (FRA) vs Laslo Djere (SRB) domenica