COPPA DAVIS – Con una prova generosa e a tratti impeccabile l’azzurro ha strappato secondo e terzo set al più quotato rivale, ma è finito per cedere alla distanza, arrendendosi con il punteggio di 6-1 6-7 4-6 6-3 6-2. Ora spazio a Seppi-Dodig… da Torino, MARCO CALDARA

da Torino, Marco Caldarafoto Ray Giubilo

Un grande Lorenzi non è bastato. Finisce nelle mani degli ospiti il primo punto della sfida di Coppa Davis fra Italia e Croazia, in scena al Palavela di Torino. A siglare il vantaggio rivale Marin Cilic, numero uno della formazione croata (e 13 del mondo) a segno in cinque set (6-1 6-7 4-6 6-3 6-2) su un generosissimo Paolo Lorenzi. All’esordio nel Gruppo Mondiale di Coppa Davis in virtù dell’assenza di Fabio Fognini (bloccato da un attacco influenzale), il senese le ha provate tutte, ci ha messo il cuore, e a tratti ha dato anche l’impressione di potercela fare, ma non è stato sufficente. In pochi avrebbero scommesso su di lui, mai vittorioso in carriera in un match 3 su 5, e invece per due set abbondanti è stato ‘Paolino’ a fare la partita, confermando che – quando è in giornata – può dar fastidio a tanti. La sua tattica è stata semplice: lavorare Cilic ai fianchi per poi sorprenderlo con cambi di ritmo e un saggio utilizzo della palla corta. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi, ma non per il Lorenzi di oggi, che ha saputo trovare una marcia che forse nemmeno sapeva di avere, infuocando il pubblico con una serie di pregevoli soluzioni.

Dopo un primo set pessimo (nel quale ha pagato dazio alla tensione), l’azzurro è gradualmente cresciuto, riuscendo a diventare padrone del campo. Nella seconda frazione ha mancato un sacco di occasioni, ma è comunque riuscito a spuntarla per 8-6 al tie-break, alla quinta occasione utile. Sulle ali dell'entusiasmo ha trovato il suo primo break del match nel primo game del set successivo, e l'ha condotto con i denti sino al 6-4, siglato con una pregevole soluzione a rete dopo essere risalito da 15-40. Ma il suo stato 'di grazia' è durato solamente fino al 3-3 del quarto set, momento nel quale l’incontro è girato. Un Cilic sino a quel momento più falloso del solito è infatti tornato a comandare gli scambi con i piedi piantati sulla linea di fondo, riuscendo a suon di vincenti a scardinare la resistenza dell'azzurro, capitolato dopo 3 ore e 43 minuti.

Ora, sulla terra del Palavela, spazio ad Andreas Seppi, il cui match contro Ivan Dodig è di vitale importanza. Vista la situazione di svantaggio e il punto interrogativo sulle condizioni di Fabio Fognini, l’altoatesino è quasi obbligato a vincere, per tener vive le speranza dell’Italdavis di approdare ai quarti di finale. I precedenti invitano a stare tranquilli, perché Seppi ha prevalso in tutti e tre (uno dei quali giocato sulla terra battuta), ma Dodig è un grandissimo lottatore, e cercherà di vender cara la pelle sino all’ultimo quindici.

ITALIA 0-1 CROAZIA
Marin Cilic b. Paolo Lorenzi 6-1 6-7 4-6 6-3 6-2