. Dopo il quarto contro Kevin Anderson, "Stan The Man" ha manifestato una certa soddisfazione: "E' stata la mia miglior partita. Ho fatto quello che volevo, alternando lo slice a colpi potenti. Nei primi turni non avevo giocato bene, ma volevo raggiungere la seconda settimana. Adesso ho una grande sfida davanti a me, ma non penso al titolo: quello lo faccio solo quando arrivo in finale". La grande sfida sarà contro il suo amico Roger Federer: "A 29 anni sto giocando il miglior tennis della mia vita e credo che il nostro livello sia molto simile". Quando gli hanno ricordato che non lo ha mai battuto sui campi duri, ha specificato: "Non voglio guardare le statistiche, ma lo sto avvicinando un po' su tutte le superfici". Contro Anderson, ha tirato una risposta con i piedi ben dentro il campo: normale l'allusione alla SABR: "Devo vedere dove mi trovavo esattamente, ma non sto cercando di imitare Federer. A proposito dei nostri match, c'è una cosa importante: quando ci affrontiamo siamo entrambi nervosi, mentre prima ero soltanto io. Credo che Roger abbia capito che posso giocare al suo livello e posso fare il mio gioco senza limitarmi a reagire al suo".
Stan the Man: “Contro di me, Federer è nervoso”
C'è grande attesa per la semifinale dello Us Open tra Roger Federer e Stan Wawrinka. Dopo il quarto contro Kevin Anderson, "Stan The Man" ha manifestato una certa soddisfazione: "E' stata la mia miglior partita. Ho fatto quello che volevo, alternando lo slice a colpi potenti. Nei primi turni non avevo giocato bene, ma volevo raggiungere la seconda settimana. Adesso ho una grande sfida davanti a me, ma non penso al titolo: quello lo faccio solo quando arrivo in finale". La grande sfida sarà contro il suo amico Roger Federer: "A 29 anni sto giocando il miglior tennis della mia vita e credo che il nostro livello sia molto simile". Quando gli hanno ricordato che non lo ha mai battuto sui campi duri, ha specificato: "Non voglio guardare le statistiche, ma lo sto avvicinando un po' su tutte le superfici". Contro Anderson, ha tirato una risposta con i piedi ben dentro il campo: normale l'allusione alla SABR: "Devo vedere dove mi trovavo esattamente, ma non sto cercando di imitare Federer. A proposito dei nostri match, c'è una cosa importante: quando ci affrontiamo siamo entrambi nervosi, mentre prima ero soltanto io. Credo che Roger abbia capito che posso giocare al suo livello e posso fare il mio gioco senza limitarmi a reagire al suo".