WIMBLEDON – La Vinci gioca una brutta partita ma esce viva contro la silenziosa Jana Cepelova: il sogno continua. Seppi sfrutta il ritiro di Llodra è punta agli ottavi: ora c’è Nishikori. 
Terza apparizione per Seppi al terzo turno di Wimbledon: adesso sfiderà Kei Nishikori
(La foto in home page è di Tonelli – FIT)


Di Riccardo Bisti – 27 giugno 2013

 
Chiunque ha giocato a tennis, anche a livello di quarta categoria, si sarà immedesimato nella vicenda che ha coinvolto Roberta Vinci e Jana Cepelova sul Campo 14 di Wimbledon. Quando la partita diventa bagarre, a qualsiasi livello, dimentichi tutto. Gli insegnamenti del maestro, le indicazioni tecnico-tattiche…butti la palla di là alla spera in Dio, un po’ come insegnava il maestro Migliarini citato più volte da Rino Tommasi. Tra professionisti non dovrebbe succedere, eppure nel terzo set abbiamo visto proprio questo. E poi c’era un campo con tre file di tribune, meno di tanti circoli dello stivale. Se il profano avesse acceso la TV, difficilmente avrebbe capito che si tratta del torneo più prestigioso al mondo. Roberta ha giocato male e ha commesso l’errore di adeguarsi al livello della Cepelova, che le è inferiore al di là di qualche buona soluzione. Questa giornata un po’ così, tuttavia, ha portato due buone notizie. La prima è che Roberta ce l’ha fatta e il sogno va avanti. C’è voluto un terzo set colmo di sofferenza, ma alla fine il tabellone segnava 6-1 4-6 9-7 per la Vinci. E tanto basta. La seconda riguarda il livello espresso nel primo set, in cui Roberta è stata praticamente perfetta. Dovrà ripartire da lì contro Dominika Cibulkova, un’altra slovacca, ma più forte della Cepelova (che comunque ha discrete qualità, soprattutto mentali). La strada per la gloria è lì, con qualche tranello, ma in fondo percorribile. Contro la Cibulkova ha giocato sei volte, perdendo le prime due ma vincendo le ultime quattro, di cui una sull’erba. Corsi e ricorsi storici: l’ultimo episodio risale allo scorso Us Open, sempre a livello di terzo turno. Fu il miglior Slam di sempre per Roberta.
 
La Vinci è partita come si deve. Poi si è distratta. Sotto 0-3 nel secondo, ha rimontato fino al 4-4 ma ha subito il break quando ha servito per rimanere nel set. Nel terzo, Roberta è stata per tre volte avanti di un break (3-2, 5-4 e 7-6) ma si è sempre fatta riacchiappare da una giocatrice che ha due doti: la fantasia (spesso ha fatto ricorso a un dritto in slice, grezzo ma efficace) e il giusto atteggiamento. Poca esaltazione, niente urli, sguardo sempre positivo. Dopo aver riascoltato Michelle Larcher De Brito (sua coetanea, sono entrambe del 1993), sembrava di essere tornati indietro di 30 anni. La Cepelova tira un dritto con un’apertura ampia, rotonda, tipico dei giocatori cechi e slovacchi. Con quel colpo, ha messo paura alla Vinci nel terzo set, alternando lo slice a soluzioni più offensive. Spesso le è andata bene, come sul 6-7 e 30-30, quando ha infilato Roberta con un grande passante dal centro del campo. La seguente risposta vincente la portava 7-7 e alimentava le paure. Invece, per sua fortuna, la Vinci ha trovato l’ennesimo break (a zero) ed è riuscita a chiudere, per la gioia del clan italiano (Francesco Cinà in prima fila, Sara Errani e Sergio Palmieri in seconda, Corrado Barazzutti in terza) e di un gruppetto di tifosi armati di bandiere. Il sogno va avanti, e avrebbe l’ostacolo principale in Na Li negli ottavi. Perché siamo convinti che Roberta sia la prima ad augurarsi un eventuale quarto contro Agnieszka Radwanska. Ma è opportuno fare un passo alla volta e ritrovare il livello espresso nel primo set.
 
Facce gialle anche nel destino di Andreas Seppi. L’altoatesino ha vissuto la migliore giornata possibile, piombando al terzo turno senza faticare. Michael Llodra, infatti, ha alzato bandiera bianca dopo aver perso il primo set. In un interessante contrasto di stili, il francese è partito meglio (3-0, 4-1), ma Seppi si è ripreso in tempo. Col senno di poi, sarebbe stata la rimonta decisiva. Andreas firmava il sorpasso all’undicesimo game e chiudeva il parziale al termine di un drammatico turno di battuta, in cui aveva bisogno di sette set point. A quel punto Llodra alzava bandiera bianca (undicesimo ritiro del torneo, e siamo solo al quarto giorno!). Il prossimo avversario si chiama Kei Nishikori e non è un match impossibile. Nell’unico precedente (Basilea 2011) vinse il giapponese per 6-3 7-6. Al di là di questo, non è un giocatore che ti “uccide”. Seppi può lottare, ma non dovrà farsi sfuggire le occasioni e dovrà evitare la “solita” partenza ad handicap. La seconda settimana a Wimbledon può essere un’altra perla nella già preziosa carriera di Andreas.