FINAL DAY  – Nadal parte favorito, in virtù di esperienza e precedenti. Massimo Sartori ha “giocato” per noi la finale, mettendosi nei panni di entrambi i coach. E ha dato il suo pronostico. 
Stanislas Wawrinka non ha nessuna intenzione di gettare la spugna senza provarci

Di Gianluca Roveda – 26 gennaio 2014

 
Per la finale maschile, grazie ai buoni uffici di Lorenzo Cazzaniga, ho avuto l’opportunità di discuterne con Massimo Sartori, il coach di Andreas Seppi. Nella sua carriera, l’altoatesino ha battuto sia Nadal che Wawrinka. Sartori ci ha aiutato a leggere la partita, guardandola da entrambe le prospettive. In partenza per l’Argentina, dove sarà al seguito del team azzurro di Coppa Davis, ci ha lasciato le sue impressioni: da tecnico navigato, non poteva che prevedere un successo dello spagnolo. Un eventuale trionfo di Wawrinka, in effetti, sarebbe una grande sorpresa.

NADAL – WAWRINKA
Mettiamo insieme il parere dello scommettitore e quello del tecnico. Abbiamo chiesto a Massimo Sartori di immedesimarsi prima in Toni Nadal e poi in Magnus Norman. Prima ancora di addentrarsi in vicende puramente tecniche, Sartori ha detto: “Al di là di tutto, Nadal è avvantaggiato perchè per Wawrinka sarà la prima finale Slam. Di sicuro dovrà pagare un minimo di dazio. E poi potrà sempre pensare che Stan è fortissimo, ma tutto sommato può aver trovato un momento d'oro. Ma non necessariamente è la regola”. Toni Nadal è un coach dalle capacità impressionanti, ma è stato certamente facilitato dalla diligenza del nipote. In altre parole, allenare un Nadal è certamente più semplice che un Gulbis, un Paire, un Dimitrov. “Conoscendo Rafa, sono convinto che organizzerà un tennis piuttosto aggressivo. Wawrinka è in grande fiducia: la prima cosa da fare, dunque, è togliergli certezze. Ovviamente insisterà parecchio sul rovescio di Wawrinka, non tanto per cercare il vincente ma per tenerlo lontano dalla linea di fondo. Un Wawrinka a 2-3 metri dalla linea di fondo crea due vantaggi a Nadal: è meno incisivo con il suo devastante rovescio lungolinea e farà molto fatica, stancandosi prima. Ovviamente non dovrà tenerlo fermo sullo stesso angolo, ma spingere anche dall’altra parte per obbligarlo a correre e cercare soluzioni rischiose”. In merito al servizio, Sartori ha le idee chiare. “Credo che cercherà di tenere un’alta percentuale di prime palle. Botte piatte in cerca dell’ace? Qualcosa si, ma Wawrinka non è un ribattitore fenomenale. Una buona prima palla gli darà il tempo di giocare e tenerlo lontano dalla linea di fondo”.
 
Quando gli abbiamo chiesto di mettersi nei panni del coach di Wawrinka, il tecnico vicentino ha sospirato. Segno che non crede tanto nell’impresa. Tuttavia, neanche Nadal è imbattibile. Ed è doveroso provarci, soprattutto in un match così importante. E poi, con Seppi, era riuscito a batterlo a Rotterdam 2008. “Deve prendere molti rischi e spingere duro sul rovescio di Rafa. E’ un colpo straordinario, però fa meno male rispetto al dritto. Inoltre dovrà essere molto lucido sul piano tattico: Rafa cercherà di spostarsi sul dritto anche sul suo lato destro: a quel punto, Wawrinka dovrà essere bravo a cambiare direzione. Il suo dritto lungolinea, ma anche il rovescio incrociato, mi sembrano in grado di riuscirci. Per Wawrinka sarà fondamentale il servizio: deve tirare la prima molto forte. L’ace è l’ideale, ma anche una risposta lenta di Nadal potrebbe consentirgli di comandare lo scambio. Lo svizzero ha un’arma interessante: tira molto bene anche in direzione centrale. E’ un’ottima soluzione perchè conferisce imprevedibilità al colpo e gli apre diversi angoli. E poi non sottovaluterei in grande momento di fiducia che sta vivendo. Se è numero 7 ATP ci sarà un motivo, ma oggi vale ancora di più. Certo, deve stare molto attento all’inizio, quando può pagare la tensione dell’esordio”. A proposito, abbiamo chiesto a Sartori una valutazione sugli aspetti puramente psicologici della partita. La sua risposta è sorprendente: “Sul piano mentale, Nadal parte con un 60% di combustibile emotivo contro il 40% di Wawrinka. Non ti sembra una grande differenza? Puoi darsi, ma quel 10% può fare la differenza. E mettere in mano a Nadal un 10% è tanta roba”. Che altro aggiungere? Ci sono i precedenti. Tutto sottolineano il 26-0 nel computo dei set. Però ci sono stati sei tie-break, di cui tre nelle ultime due sfide. E’ come se lo svizzero si fosse lentamente avvicinato. Le uniche due sfide al meglio dei cinque set, invece, sono state un massacro: a Parigi l’anno scorso e proprio a Melbourne nel 2007. Crediamo che la verità stia nel mezzo. Per questa ragione, riteniamo che Wawrinka possa giocare una partita gagliarda, magari scippare un set…ma non oltre. Siamo dunque d’accordo con il pronostico di Sartori, dato quasi senza pensarci: “Nadal in quattro set”. Per essere un filo più tranquilli, gli diamo anche la vittoria in tre set, sperando che non ci beffi come è successo in semifinale contro Federer. Speriamo di chiudere in bellezza.
 
30 euro – NADAL VINCENTE IN TRE SET a 2.00 (possibile guadagno 15 euro)
15 euro – NADAL VINCENTE IN QUATTRO SET a 3.50 (possibile guadagno 7.50 euro)