Un Federer così così al servizio doma un ottimo Ferrer ed approda in semifinale. “Per fortuna ho tirato buone seconde palle. David ti fa sempre giocare un colpo in più”.
La velocità supersonica di Ferrer non gli è bastata contro Roger Federer
Di Gianluca Roveda – 9 novembre 2012
“E’ inutile parlare degli accorgimenti tecnico-tattici che potrei usare contro Roger Federer. Semplicemente, lui è più forte di me”. Filosofia spicciola, quella di David Ferrer. Ma reale, perché contro lo svizzero aveva perso 13 volte su 13 alla vigilia delle ATP World Tour Finals. Purtroppo per lui, le sconfitte sono diventate 14, con il bilancio dei set che dice 29 a 3 per Sua Maestà Roger, il primo ad assicurarsi un posto in semifinale. L’umiltà dello spagnolo è vera e sincera, eppure è sceso in campo convinto di potercela fare. E dopo il 6-4 7-6 che lo ha condannato dopo 11 vittorie consecutive, può persino recriminare. Ferrer sapeva benissimo che per battere un giocatore più forte bisogna costringerlo ad applicare il piano B, mentre tu utilizzi alla perfezione il tuo piano A. Passando dalla teoria alla pratica, “Ferru” avrebbe dovuto martellare con i suoi montanti di dritto, costringendo Federer a boxare da fondocampo. Pieno di fiducia, lo spagnolo è partito fortissimo, conquistando tre palle break nel primo game. Sarà il leit-motiv della partita: non puoi permetterti di procurarti 10 palle break contro Federer (concedendone appena 4), sfruttandone solo una. Prima o poi la paghi. Federer è andato 3-0 senza strafare, mentre scaldava ancora il braccio fatato che poi gli avrebbe dato una grande mano nei momenti topici. Ferrer ha ragione quando dice che Federer è più forte di lui, ma non è solo una questione di flussi magici nel braccio. Lo svizzero gioca con i piedi ancorati sulla linea, a volte anche dentro. Da parte sua, Ferrer sta dietro e sfrutta una rapidità di gambe da far invidia a un centometrista. Sulla terra puoi avere qualche chance, sul cemento indoor è quasi impossibile.
La posizione sul campo aiuta Federer a trovare angoli acuti, quasi disumani. Ha minori margini di sicurezza, ma anche più soluzioni. E difficilmente fa scelte sbagliate. Tuttavia, dopo aver tenuto il servizio in un lunghissimo terzo game, si è fatto riacchiappare nell’unico passaggio a vuoto. La partita ha preso la piega giusta (per lui) nel decimo game, quando due errori di Ferrer e un dritto vincente gli hanno procurato tre setpoint consecutivi. Gli bastava il primo, con un dritto anomalo in avanzamento che induceva Ferrer all’errore. Nel secondo, Federer ritrovava una buona percentuale alla prima di servizio, ma non gli bastava per scrollarsi di dosso il cagnaccio di Javea. Nel quarto game si era procurato una chance per prendere il largo, ma tre errori consecutivi hanno permesso allo spagnolo di restargli aggrappato. E’ andata avanti così fino al tie-break, tra gli attacchi svizzeri e le coraggiose rincorse spagnole. Meno male che Ferrer gioca con la destra, altrimenti a Roger sarà sembrato di giocare contro Nadal. Nel tie-break, Federer ha sbagliato una volèe sul primo punto, ma due errori di rovescio costavano a “Ferru” altrettanti minibreak. Tanto è bastato per salire 4-2 e poi 6-3: lo spagnolo annullava da campione i primi due matchpoint, ma un servizio vincente spediva Roger in semifinale e David allo spareggio contro Tipsarevic. “Ho avuto bisogno di giocare delle buone seconde di servizio, soprattutto nel primo set – ha detto Federer – non mi sono piaciuto granchè alla battuta, forse non avevo il ritmo giusto o non spingevo a sufficienza con le gambe”.
La buona notizia, per lui, è che i margini di crescita sembrano ampi. “Sono lontano dalla perfezione” aveva detto nei giorni scorsi. Al contrario, difficilmente Ferrer può giocare meglio di così. “Ho avuto un po’ di occasioni, ma non le ho sfruttate – sospira lo spagnolo – contro certi giocatori, se non cogli le tue chance, è difficile vincere la partita”. E’ vero, ma è altrettanto vero che spesso Federer gli ha impedito di far ciò che voleva nei punti importanti. “David ha fatto capire perché è così difficile da battere. Ti fa sempre giocare un colpo in più, rende i match molto fisici. E sai che mentalmente non molla mai”. Un cagnaccio che però non pensa alla classifica: “Finire quarto o quinto non importa. Non ci penso, perché Nadal è infortunato”. Per superarlo, tuttavia, avrebbe bisogno di vincere il torneo. Contro gli esseri umani avrebbe ottime chance, ma alla 02 Arena ci sono almeno tre mostri. Per quelli di deve ancora attrezzare.
ATP WORLD TOUR FINALS 2012
Gruppo B – RISULTATI
Roger Federer b. Janko Tipsarevic 6-3 6-1
David Ferrer b. Juan Martin Del Potro 6-3 3-6 6-4
Roger Federer b. David Ferrer 6-4 7-6
Juan Martin Del Potro b. Janko Tipsarevic 6-0 6-4
Roger Federer vs. Juan Martin Del Potro
David Ferrer vs. Janko Tipsarevic
CLASSIFICA
Roger Federer – 2 vittorie 0 sconfitte (4-0 nel computo set, 25-14 nei game)
David Ferrer – 1 vittoria 1 sconfitta (2-3 / 25-26)
Juan Martin Del Potro – 1 vittoria 1 sconfitta (3-3 / 25-19)
Janko Tipsarevic – 0 vittorie 2 sconfitte (0-4 / 8-24)
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