di Pierluigi VIlla – foto Ray Giubilo
In due set, durati poco più di 80 minuti, il croato Marin Cilic, batte il tedesco Tommy Haas, nr. 1 del seeding, con il punteggio di 6-3 6-4, e si riconferma campione del torneo di Zagabria.
La finale ha rispecchiato il pronostico auspicato dall'organizzazione: la testa di serie numero 1 contro il detentore del titolo e beniamino del pubblico. Con questo successo, il quarto del torneo di Zagabria, il croato nr. 37 ATP, porta a 10 i titoli ATP in carriera, ma soprattutto si tratta del ritorno al successo dopo lo stop forzato a causa dei noti fatti legati al doping che lo hanno coinvolto nel 2013.
Cilic è arrivato in finale con un percorso netto, senza aver perso un solo set nelle partite precedenti, mentre non si può dire lo stesso del suo avversario che, nonostante abbia usufruito di un bye al primo turno, ha faticato e non poco nel proseguo del torneo, soprattutto in semifinale contro il 23enne inglese Evans (nr. 146 ATP), dove ha dovuto rimontare il primo set perso.
Nel primo set il tedesco parte forte, "breakkando" un Cilic forse un po' condizionato dai numerosi significati che questa finale porta con se, ma non ha nemmeno il tempo di realizzare il vantaggio che Cilic si riprende il break portandosi sull'1 a 1.
Nei successivi turni di battuta, l'ex nr. 9 del mondo si affida al servizio per non correre rischi e seppur con una percentuale di prime palle vicina al 40%, non concede più palle break fino alla fine del set, nonostante il tedesco cerchi sempre di essere molto aggressivo in risposta. La partita cambia nel sesto game, quando Haas perde il servizio con un brutto errore di dritto e di fatto consegna il primo parziale al gigante croato.
Il secondo set è più equilibrato, la prima palla break la ottiene a sorpresa il tedesco nel quinto game, quando Cilic manda in rete un rovescio in back.
Haas sa benissimo che l'eventuale break gli aprirebbe le porte del terzo set, ma il croato si affida ancora una volta al servizio e non solo annulla la palla break con un ace, ma con un altro ace ottiene la palla del 3 pari. L'occasione mancata taglia le gambe ad Haas che nel successivo turno di battuta regala ben tre palle per il 4 a 3 al suo avversario; due riesce ad annullarle, ma la terza è quella decisiva. A questo punto per Marin è stato sufficiente non perdere il suo servizio per coronarsi per la quarta volta re di Zagabria.
Alla sua prima partecipazione al torneo, Tommy Haas conferma quanto di buono ha fatto vedere nel 2013, raggiungendo la finale, ma ha trovato un Marin Cilic estremamente motivato a far bene e troppo forte in questa occasione.