Splendido successo del russo, che torna a battere un top-10 dopo oltre due anni. Sul campo amico di San Pietroburgo supera Milos Raonic e si regala uno scontro generazionale contro Alexander Zverev. “Potevo vincere una partita del genere solo in questo torneo!” dice Youzhny, vincitore nel lontano 2004.

Grande sorpresa al torneo ATP di San Pietroburgo: il redivivo Mikhail Youzhny, che giusto un anno fa (il 12 ottobre 2015) usciva dai top-100, ha battuto nientemeno che Milos Raonic col punteggio di 2-6 7-6 6-4. Sotto 5-2 nel tie-break del secondo set, a due punti dalla sconfitta, ha saputo restare in partita e ha raccolto il primo successo in tre scontri diretti contro il canadese. Per lui è la 33esima vittoria al San Pietroburgo, torneo già vinto nel 2004, e dove vanta altre due finali. A sorpresa, ha messo fine a una striscia negativa contro i top-10 che durava da due anni (l’ultimo successo risale all’agosto 2014, quando batté Tsonga a Cincinnati). Nei quarti vivrà un vero e proprio scontro generazionale contro Alexander Zverev, 15 anni più giovane. Per il tedeschino, tra l’altro, è una settimana speciale: proprio a San Pietroburgo, dopo 10 anni, si è riunito col nonno. La sua famiglia, infatti, è partita dall’ex Unione Sovietica prima di trasferirsi in Germania.

La sconfitta dell canadese è pesante, ma non pregiudica la sua corsa alle ATP World Tour Finals (è ancora quarto nella Race stagionale). Youzhny-Raonic è stato un match interessante e spettacolare, con un ultimo game quasi drammatico, durato una decina di minuti. “Certe cose possono succedere solo a San Pietroburgo!” ha detto Youzhny, convinto che il pubblico gli abbia dato una grossa mano. “E’ stato un match duro soprattutto mentalmente. Non ero fresco dopo le fatiche del giorno prima”. In effetti, all’inizio Raonic ha fatto il bello e il cattivo tempo con il servizio. Poi Youzhny ha trovato la misura in risposta, ha avanzato il baricentro e ha giocato una serie di passanti vincenti che sono stati la chiave del successo. “Quando hai 18 anni sei pieno di ispirazioni, ma a 34 devi mantenere la mente aperta – ha concluso Youzhny – non puoi trarre conclusioni in base a un match. Contro Zverev ho già giocato due volte e ho sempre perso, esprime un grande tennis per la sua giovane età. Come farò a recupeare? Beh, spero di dormire a sufficienza!”.