L’Italia di Seppi e Schiavone supera la Germania e tiene viva la speranza di andare in finale. Decisivo il doppio misto, dopo che Seppi aveva sciupato qualcosa contro Haas.
Seppi e Schiavone proveranno a battere l’Australia nella mattinata italiana di giovedì
 
Di Gianluca Roveda – 2 gennaio 2013

 
La rivalità sportiva tra Italia e Germania riguarda soprattutto il calcio. Nasce col 4-3 firmato da Giann Rivera, prosegue per il triplice “Campioni del Mondo” di Nando Martellini nel 1982 e termina con il 2-0 di Dortmund nella semifinale mondiale del 2006. Il tennis c’entra poco, anche perché loro sono stati spesso più forti. Proprio a Dortmund, nel 1991, non bastò un Camporese deluxe per permetterci di batterli in Coppa Davis. Ci siamo rifatti – in parte – all’alba del 2013, con una discreta vittoria in Hopman Cup. Al di là dello spirito da esibizione, i giocatori prendono abbastanza sul serio questa competizione. La formula (singolare maschile, singolare femminile e doppio misto) funziona, altrimenti non si giocherebbe da 25 anni e non farebbe registrare il tutto esaurito in ogni sessione. E’ un torneo che piace, di cui si parla e scrive volentieri. Dopo la sconfitta contro la Serbia, Andreas Seppi e Francesca Schiavone tengono vive le speranze di andare in finale superando Haas e Malek, con quest'ultima giunta a Perth alle 2 di notte, appena 12 ore prima di scendere in campo contro la Schiavone. Un fattore che ci ha dato una mano, soprattutto nel doppio di spareggio. I primi a scendere in campo erano stati Seppi ed Haas. Numero 21 contro numero 23, e si è visto. Nel primo set, il sole infastidiva Seppi nel nono game e regalava il break ad Haas, che però aveva gli stessi problemi nel game successivo. Si andava al tie-break, dove il tedesco si mostrava più solido. L’equilibrio persisteva nel secondo, ma Seppi aveva mille rimpianti. Saliva 6-3 e poi 7-6 nel tie-break, ma perdeva gli ultimi tre punti e regalava il primo punto alla Germania. “Abbiamo giocato un buon match, di qualità e competitivo – ha detto Haas – sono stato abbastanza fortunato da cancellare quattro setpoint nel secondo set. Mi sembra di essere a buon punto dopo la preparazione invernale”.
 
Tatjana Malek è nata lo stesso giorno di Roger Federer, anche se 6 anni dopo. Con il campione svizzero condivide solo questo, oltre alla lingua madre. Eppure, dopo tre game di adattamento, si è ripresa e ha infilato cinque game consecutivi che le hanno regalato il primo set contro una Schiavone in difficoltà. L’azzurra esagerava nello spostarsi sul dritto, adottando schemi da terra battuta. Ma poi le fatiche di Tatjana si facevano sentire e l’azzurra si imponeva con il punteggio di 3-6 6-3 6-3. I nostri approfittavano di una maggiore intesa nel doppio, imponendosi 6-4 7-5 in due parziali totalmente diversi. Nel primo bastava un break in apertura (sulla Malek, numero 112 WTA) per prendere il largo, mentre nel secondo c’erano sei break consecutivi fino a quando, sul 5-5, era ancora la Malek a cedere il servizio. La Schiavone faceva il suo dovere e la coppia azzurra portava a casa un successo che fa morale. Raggiungere la finale sarà comunque complicato, comunque vada a finire la sfida tra Serbia e Australia, resa interessante dalla clamorosa vittoria di Bernard Tomic su Novak Djokovic. La miriade di articoli che la stampa australiana ha dedicato a “Bernie” sembra aver sortito gli effetti sperati. Il ragazzo sembra davvero concentrato: lo ha dimostrato contro Haas, battuto al fotofinish, e si è ripetuto contro Djokovic. Ok, si tratta di un’esibizione. L’Australian Open avrà valenza e pressioni diverse, ma il teppistello di Gold Coast ha intrapreso la retta via. Ora che l’ha individuata, dovrà avere la forza di percorrerla.
 
HOPMAN CUP 2013
ITALIA-GERMANIA 2-1

Tommy Haas b. Andreas Seppi 7-6 7-6
Francesca Schiavone b. Tatjana Malek 3-6 6-3 6-3
Seppi / Schiavone b. Haas / Malek 6-4 7-5