PARIGI – Che partita, Flavio! La sfida vinta di pura forza e volontà – la prima al Roland Garros – contro il golden boy del tennis serbo, quel Medjedovic per cui Djokovic si è speso (e ha speso) tanto, è la conferma dei progressi continui di questo ragazzo romano di 22 anni, protagonista di una splendida prima parte di stagione, dal terzo turno di gennaio negli Open d’Australia alla semifinale raggiunta una settimana fa a Ginevra, con il conseguente salto in classifica, dal 103º posto di fine 2023 alla Top 50 che è a un passo. «Sono molto contento della mia prova – ha detto – è stata una partita davvero dura e ne sono uscito bene, reagendo nel modo migliore dopo aver perso il terzo set. Il lavoro delle ultime settimane sta pagando, alla velocità ho aggiunto anche esplosività, e sono soddisfatto soprattutto del rendimento del servizio, forse il colpo che nell’ultimo anno ho migliorato di più». All’orizzonte c’è la sfida con Rune, che sembra avere difficoltà a ritrovare la qualità del suo gioco di qualche tempo fa ma che resta ugualmente un avversario molto temibile. «Mi sento pronto. Fisicamente sto benissimo, il torneo di Ginevra mi ha dato nuova fiducia. Mi aspetto un’altra battaglia, non vedo l’ora».
A trepidare per Flavio c’era anche mamma Francesca, preoccupata perché il figlio si muove, dice lei, «come un coattone, ma nella realtà è un un bravissimo ragazzo». La sua presenza in tribuna sembra sia abbastanza rara. «Si era messa in testa di portare sfortuna – la replica divertita di Flavio – ora spero che questa vittoria possa farle cambiare idea. Qui a Parigi è venuta tutta la mia famiglia, è molto bello giocare davanti a chi ti vuole bene. Manca solo la fidanzata (Matilde, ndc) che deve fare degli esami…». E il papà/allenatore Stefano, come ha commentato la vittoria? «Veramente ha fatto subito i complimenti ad Hamad (Medjedovic, ndc) – è la risposta pronta di Cobolli – lo ritiene un ragazzo fortissimo, che farà sicuramente carriera. Quindi indirettamente ha fatto i complimenti anche a me, che ho vinto…». Spera che la sua Roma compri un attaccante di valore, per il suo futuro invece Cobolli non si pone obiettivi particolari da raggiungere. «Non guardo la classifica, sono contento di quello che sto facendo ma voglio restare tranquillo e sereno, il ragazzo che se non gioca va al ristorante o al cinema con la sua fidanzata. Forse è questo il mio vero segreto».