da Londra Giorgio Spalluto – foto Getty Images
E’ quanto di più asintoticamente vicino alla rivalità per eccellenza in campo maschile rappresentata da Federer-Nadal, con la differenza che Justine e Kim si affrontano con molta più frequenza rispetto a Roger e Rafa. Si tratta infatti della loro terza sfida dell’anno, la prima però in uno slam dal loro rientro, la 25ma in assoluto tra le due eroine belghe, con un bilancio di 12 vittorie ciascuno. Dopo i due straordinari match di Brisbane e Miami, terminati entrambi per 7-6 al terzo set in favore della Clijsters, è fin troppo facile pronosticare un match molto equilibrato, ancora una volta deciso in volata. A differenza dei match in Australia e Florida, questa volta non ci sarebbe, però, un tiebreak a dirimere la questione, come Isner e Mahut insegnano.
Esce dai blocchi nettamente meglio Justine che strappa subito il servizio alla fiamminga, prima di scivolare nel vano tentativo di raggiungere un passante di dritto in corsa Clijsters. La Henin è così costretta alle cure del fisioterapista per un problema al gomito, non prima di aver strappato per la seconda volta il servizio (4-1) ad una Clijsters ancora fuori dal match che chiude il suo turno di battuta con un doppio fallo.
Il primo errore gratuito della partita di Justine giunge sul 4-1 40-0, con un doppio fallo che non scalfisce in alcun modo la splendida prestazione di cui è protagonista in un primo set che definire a senso unico potrebbe risultare eufemistico. A contribuire al dominio della Henin, c’è una performance a dir poco disastrosa della Clijsters (13 errori gratuiti contro soli 5 vincenti), incapace di leggere il servizio avversario, e troppo fallosa in battuta con ben 4 doppi falli, tutti messi a segno nei momenti chiavi di un primo parziale durato solo 29 minuti e chiuso con il punteggio di 6-2.
Justine sa che buona parte del match si decide nel primo gioco della seconda partita. Un ulteriore break ai danni della sua avversaria potrebbe definitivamente mettere la parola fine su un incontro fin lì senza storia. La Henin si porta 0-30, ma deve subire il primo tentativo di reazione della sua avversaria che riesce a venire a capo di un game abbastanza elaborato. Purtroppo per lei, i turni di battuta della Henin continuano a rimanere dei rebus irrisolvibile. In 5 turni di battuta della sua avversaria, la mamma di Jada è riuscita a racimolare appena 5 punti. Poco male, due game più tardi sarà la sua avversaria a darle una mano, non mettendo in campo nemmeno una prima. Break della Clijsters che, per una volta, tiene il servizio con autorità, involandosi sul 4-1. Qualche difficoltà in più la incontra sul 4-2 in suo favore quando, da 40-0, si ritrova costretta ai vantaggi. Gli dei del tennis sono con lei in un paio di occasioni, con due righe consecutive che le consentono di portarsi sul 5-2 e chiudere virtualmente il secondo parziale, il cui epilogo è rappresento da un break a zero che spiega perfettamente la frustrazione della Henin. 6-2 pari e palla al centro.
Quel primo gioco del secondo set si sta rivelando effettivamente il “turning game” del match.
Il terzo set vede entrambe le contendenti tenere agevolmente i primi 3 turni di battuta ciascuna, ma la sensazione è che alla lunga la profondità e la solidità della Clijsters possa avere la meglio. Il break che decide il match giunge nell’ottavo gioco. Justine tenta di reagire mettendo a segno un paio di punti da standing ovation con il suo fatato rovescio, ma ormai è troppo tardi. Non ci sono le rimonte ed i capovolgimenti di fronte dei due precedenti confronti diretti. Justine deve così dire addio al torneo per il quale ha deciso di rimettersi in gioco, ispirata dal successo di Roger Federer al Roland Garros del 2009. Quella Coppa dei Moschettieri sollevata al cielo dallo svizzero è stata la molla decisiva per tornare alle competizioni e posticipare una pensione giunta sin troppo presto per una campionessa come lei. Appuntamento all’anno prossimo per Justine. Continua la corsa di Kim che adesso si giocherà un posto per le semifinali contro Vera Zvonareva, partendo nettamente favorita. Con questo risultato la belga si assicura il sorpasso in classifica ai danni di Francesca Schiavone, che scende così all’ottavo posto virtuale.
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