Poca gloria per i nostri colori, nel martedì di Cincinnati. Sia Paolo Lorenzi che Fabio Fognini partivano sfavoriti contro i rispettivi avversari (Pablo Carreno Busta e Dominic Thiem), ma non sono mai stati in partita. Nella sessione diurna, Lorenzi ha tenuto piuttosto bene fino al 3-3 salvo poi sciogliersi non appena Carreno ha alzato il volume del suo tennis. Perso il primo set, ha provato a tenere duro nel secondo. Ma è stato sufficiente un break all'ottavo game per regalare allo spagnolo un posto al secondo turno. Tornei come questo rappresentano l'unica controindicazione di una classifica così buona: essendo top-50, è costretto a giocarli per evitare uno “zero” in classifica. Per come ha impostato la sua carriera, “Paolino” avrebbe certamente più chance di intascare punti in un Challenger di medio-alto livello piuttosto che in un Masters 1000 sul duro. A Montreal aveva raccolto 45 punti, a Cincinnati non ce l'ha fatta. Poco male, anche se questa sconfitta cancella le velleità (peraltro minuscole) di acciuffare una testa di serie allo Us Open. Il suo destino a New York, insomma, dipenderà dal sorteggio. Dopo aver avuto tanta sfortuna negli anni passati, meriterebbe un accoppiamento più abbordabile. Speriamo. Sarà tra le teste di serie Fabio Fognini, che peraltro vanta buoni ricordi sia allo Us Open che a Cincinnati. Qualche anno fa si era spinto addirittura nei quarti in Ohio, eguagliando un risultato raggiunto soltanto da Renzo Furlan.
FOGNINI, DUE SETTIMANE PER ADATTARSI
Stavolta è andata peggio: la laboriosa vittoria contro Daniil Medvedev non aveva acceso grandi speranze in vista del match contro Dominic Thiem, e in effetti è durata poco più di un'ora. 6-3 6-2, poche recriminazioni. D'altra parte, dopo le buone prestazioni su terra post-Wimbledon, Fabio aveva rinunciato al Canadian Open, come a dire che questa parte della stagione non è certo la più importante, almeno per lui. Adesso avrà un paio di settimane per adattarsi alle condizioni americane: tempo sufficiente per presentarsi con le giuste ambizioni allo Us Open. Fu proprio a New York, due anni fa, che vinse una fantastica partita contro Rafael Nadal. Fabio non sarà a Winston Salem la prossima settimana, mentre risulta iscritto lo stakanovista Paolo Lorenzi. Grazie al forfait di Roger Federer, c'è ancora una piccola traccia d'Italia a Mason: Thomas Fabbiano, entrato come lucky loser e ammesso direttamente al secondo turno (al posto di Federer) esordirà nel tardo pomeriggio contro Karen Khachanov. In gara anche due azzurre: Roberta Vinci inaugurerà il programma del Campo 4 contro Anastasija Sevastova (per poi lasciare spazio a Fabbiano), mentre Camila Giorgi va all'attacco di Daria Gavrilova sul Campo 11. Il resto di giornata, in campo maschile, ha offerto un paio di sorprese: Juan Martin Del Potro ha superato in rimonta Tomas Berdych, mentre Nick Kyrgios sembra nuovamente in palla (gli sono bastati 66 minuti per mettere KO David Goffin, irriconoscibile dopo l'infortunio a Parigi). Cade ancora Jo Wilfried Tsonga, la cui paternità non ha fatto un granché bene al suo tennis: il francese si è arreso a Ivo Karlovic.
MASTERS 1000 CINCINNATI – Primo Turno
Pablo Carreno Busta (SPA) b. Paolo Lorenzi (ITA) 6-3 6-3
Secondo Turno
Dominic Thiem (AUT) b. Fabio Fognini (ITA) 6-3 6-2