Nonostante la concorrenza olimpica, il combined di Cincinnati offre due ottimi tabelloni: nella speranza di non incassare forfait dell’ultim’ora, hanno otto top-10 tra gli uomini e sette tra le donne. Possibile rivincita Williams-Svitolina, durissimo esordio per Fognini contro Isner. In tabellone anche Errani e Vinci.

Pur con il rischio di forfait dell’ultim’ora per ragioni “olimpiche”, gli organizzatori del Masters 1000 di Cincinnati hanno sorteggiato i loro tabelloni e – per adesso – vantano un buonissimo campo di partecipazione.


In campo maschile ci sono otto dei primi dieci, anche se le assenze sono molto pesanti: mancano Novak Djokovic e Roger Federer, finalisti nel 2009, 2012 e 2015. Se l’assenza dello svizzero era ben nota, il serbo ha scelto di tornare a casa per curare un malanno al polso che potrebbe averlo condizionato negli ultimi tornei, anche se non è dato sapere fino a che punto. Il draw è guidato da Andy Murray e Stan Wawrinka. Lo scozzese è ancora a Rio, mentre lo svizzero è sbarcato in Ohio in questi giorni. Visto che tre delle prime cinque teste di serie sono ancora impegnate alle Olimpiadi, salgono le credenziali di Milos Raonic: a parte la delusione al torneo di Toronto, sta facendo grandissime cose e si presenterà fresco e motivato, anche se il suo esordio potrebbe avvenire contro John Isner, pure lui in forma ed ex finalista di questo torneo. Il match sarebbe “sprecato” per un secondo turno….ma potrebbe anche non esserci se Fabio Fognini (unico italiano in gara) dovesse sgambettare Isner al primo turno. Nella parte alta, oltre ad Andy Murray, troviamo anche Nishikori e Dominic Thiem: il giapponese potrebbe fare il suo esordio contro Taylor Fritz, omaggiato di una wild card e in attesa di un qualificato. Si rivede Janko Tipsarevic, ammesso con il ranking protetto e impegnato contro David Goffin. Diversi tennisti “non olimpici” nella parte bassa, quindi certamente avvantaggiati. Parliamo di Wawrinka, di Berdych e di Kyrgios. Curiosità: negli ottavi potrebbe esserci Berdych-Cilic, match delicato vista la transizione, non proprio indolore, di coach Ivanisevic da un giocatore all’altro. Da seguire il primo turno tra Kyrgios e Pouille, mentre Nadal attende il vincitore di Cuevas-Querrey. Sembra meno interessante l’ultimi spicchio, dove pure Tsonga potrebbe esordire contro il baby-gigante Reilly Opelka, già definito il possibile erede di John Isner. Ci sarà Benoit Paire, che dopo le polemiche a Rio ha abbandonato lo storico coach Lionel Zimbler ed è entrato nel team di Thierry Champion, di cui fanno già parte Monfils, Benneteau e Mathieu.


Gli organizzatori hanno perso Novak Djokovic, ma hanno recuperato in extremis Serena Williams. Per ridurre il rischio di forfait dell’ultim’ora, hanno ridotto il tabellone a 48 giocatrici, con ben 16 bye al primo turno. In attesa dell’esito delle qualificazioni, abbiamo due italiane: Roberta Vinci (n.6 del draw) attende una qualificata o Daria Kasatkina, reduce da una grande Olimpiade. Match molto complicato per Sarita Errani, impegnata contro CoCo Vandeweghe, sempre a suo agio sul cemento americano (anche se reduce da una brutta storta alla caviglia). Curiosità: Serena Williams potrebbe esordire proprio contro Elina Svitolina, la stessa che l’ha battuta alle Olimpiadi. Da seguire il torneo di Garbine Muguruza, reduce da una disastrosa esperienza a Rio (la spagnola esordirà proprio con la vincente di Errani-Vandeweghe). Possibile un altro rendez-vous olimpico: se Monica Puig dovesse battere la wild card Louisa Chirico, pescherà quella Petra Kvitova già battuta nella semifinale di Rio. Nella parte bassa, a giudicare da quel che si è visto a Montreal, la favorita dovrebbe essere Simona Halep, che pure negli ottavi potrebbe pescare la rediviva Belinda Bencic. Troviamo anche Angelique Kerber e Agnieszka Radwanska, che sarà ben motivata dopo il disastro olimpico (anche) a causa del viaggio-odissea durato 55 ore.