Dopo aver inflitto una dura lezione a Federer in semifinale, il croato rifila un secco 6-3 6-3 6-3 a Nishikori e conquista il primo Slam della carriera… di GIORGIO VALLERIS

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

A New York Marin Cilic ha giocato la partita perfetta per la vittoria più importante della carriera. E così gli US Open 2014 sono suoi. Non si tratta solo del 12esimo titolo per il 25enne di Medjugorje, ma di qualcosa di più. Vince per 6-3 6-3 6-3 e si gode quella sensazione che solo gli Slam sanno regalare…. Niente da fare per Kei Nishikori che, dopo aver messo alle corde il numero uno del mondo Novak Djokovic un paio di giorni fa, non è riuscito a ripetersi.

 

Nel primo parziale, Cilic parte forte mentre il Nishikori letale della semifinale con Djokovic sembra un lontano ricordo. Troppo impreciso il 24enne giapponese che non riesce a contenere l'avversario croato, ottimo sia al servizio che in fase di risposta. Dopo 27 minuti, Kei è già costretto a servire per restare nel set. Accorcia sul 5-3 ma nel gioco seguente Cilic non ha difficoltà a chiudere i conti per 6-3

 

In apertura di secondo set, sull'1-1, il giapponese è di nuovo nei guai. Dopo aver annullato con un drop coraggioso una pericolosa palla break, affossa un rovescio non impossibile in rete e va di nuovo sotto. L'allievo di Goran Ivanisevic rischia l'immediato controbreak, ma toglie le castagne dal fuoco grazie ad fulmineo ace esterno e ad un preciso dritto che coglie in contropiede l'avversario permettendogli di portarsi sul 3-1. Di nuovo sotto 5-3, Kei serve per allungare il set, ma contro Cilic oggi c'è poco da fare: il croato trova l'incrocio delle righe con un dritto lungolinea e porta a casa anche la seconda frazione, mettendo una seria ipoteca sul titolo. E infatti nel terzo set il copione non cambia. Una vittoria netta, segnata da 17 ace e 38 vincenti (il doppio di quelli del suo avversario).

 

Occasione sfumata per il giapponese allenato da Michael Chang e cresciuto alla scuola di Bollettieri che si deve “accontentare” di conquistare il suo best ranking con il numero 8 della classifica mondiale. Giunto 'scarico' fisicamente e psicologicamente a questa finale, Kei non è mai entrato in partita, ma se continuerà a giocare come ha fatto per buona parte di questa stagione, le occasioni per riscattarsi non tarderanno ad arrivare.

 

Per Cilic terzo titolo stagionale dopo quelli conquistati a Delray Beach e Zagrabia. Pochi mesi fa, in un intervista pubblicata su Il Tennis Italiano di Maggio 2014, Goran Ivanisevic aveva dichiarato che il suo obiettivo era quello di riportare Marin in alto, nel tennis che conta. Chissà se sognava di farlo tanto in fretta e con uno Slam alzato al cielo. Una cosa del genere, nemmeno “Goran il pazzo” avrebbe potuto immaginarla…