Non si ferma la corsa della Ostapenko nel Wta 1000 di Doha, regola la Swiatek in due set e si prenota per una finale con Amanda Anisimova

Jelena Ostapenko – foto Paul Zimmer

DOHA – Ci voleva il ciclone Ostapenko per abbattere il totem Swiatek, che a Doha aveva vinto 15 partita di fila e le ultime tre edizioni del torneo. Il fatto è che la campionessa lettone, numero 37 del mondo (ma è già sicura di salire attorno alla 25ª posizione) si trova pienamente a suo agio contro la numero 2 del mondo, battuta – 6-3 6-1 in appena 71 minuti – per la quinta volta in cinque incontri, con due soli set persi. Anche la semifinale di oggi non ha fatto eccezione rispetto alle sfide precedenti: travolta fin dai primi scambi (subito 10 punti a 2 per Jelena) e sballottata dalle accelerazioni dell’avversaria, Swiatek è riuscita in qualche modo a restare in partita nel primo set, per poi crollare nel secondo. Impietose le statistiche: 31 a 8 il conto dei colpi vincenti a favore naturalmente di Ostapenko, con l’ex numero 1 del mondo capace di mantenere il servizio solo tre volte. Certo, la ventisettenne regina di Parigi del 2017 – e finalista qui l’anno prima – sta giocando un tennis eccezionale, in cinque incontri non ha perso un set (Paolini, se la cosa può consolarla, contro di lei ha raccolto gli stessi game di Swiatek), stupiscono però le fragilità della campionessa polacca, che non vince un torneo dal Roland Garros dello scorso giugno e che si ritroverà nella prossima classifica indietro di circa ottocento punti rispetto a Sabalenka.


Amanda Anisimova – foto Paul Zimmer


Domani, in una finale assolutamente imprevedibile alla vigilia, Ostapenko se la vedrà (ore 18, diretta Sky e Super Tennis) con la statunitense Anisimova, che ha battuto Alexandrova per 6-3 6-2. Nata nel New Jersey da genitori moscoviti, Amanda è l’ex bambina prodigio capace di arrivare nel 2019 alle semifinali del Roland Garros, quando non aveva ancora compiuto diciotto anni. Dopo pochi mesi da quell’exploit fu travolta dalla morte improvvisa del padre Konstantin, suo mentore, guida e primo coach. Nell’aprile del 2023 decise di fermarsi per “preservare la mia salute metale”, trascorrendo i successivi otto mesi con gli amici, dipingendo per passione e impegnandosi nel volontariato. Tornata in campo a gennaio del 2024, si presentò in Qatar da numero 213 del mondo, adesso è 41 ma l’exploit di Doha le ha fatto già guadagnare una quindicina di posizioni.
Come Ostapenko, anche Anisimova ha un gioco aggressivo, fatto di bordate da fondocampo non sempre centrati, tanto da essere la leader del torneo per colpi vincenti (136) e per errori non forzati (208). Entrambe cercano il primo trionfo in un “1000″ e si sono incontrate in carriera solo una volta, proprio qui in Qatar nel 2022, vinse Ostapenko 6-4 al terzo set.