Due belle vittorie in rimonta spediscono Sara Errani e Roberta Vinci nei quarti a Miami. Non era mai successo che due italiane andassero così avanti. Ko Ivanovic e Cornet.
Sara Errani ha schiantato alla distanza Ana Ivanovic, proprio come al Roland Garros
Di Riccardo Bisti – 26 marzo 2013
Se in campo maschile non raggiungevamo gli ottavi a Miami dal 2000, tra le donne non avevamo mai piazzato due giocatrici nei quarti. L’impresa è riuscita alle magnifiche Sara Errani e Roberta Vinci: il godimento è doppio perchè non saranno costrette a uno scontro fratricida come allo Us Open e a Dubai. Le Cichi-Cichi hanno vinto due partite diverse e simili allo stesso tempo. Entrambe si sono imposte in rimonta, dopo aver perso nettamente il primo set. Ma se il match di Roberta è stata una gara di sopravvivenza, a chi stramazzava al suolo per ultima, la Errani ha confermato di avere tutte le doti che mancano ad Ana Ivanovic, ex numero 1 capace di un tennis dirompente ma senza continuità. La Errani ha chiuso un trittico d’oro per il tennis italiano sul campo numero 1, dove in precedenza avevano vinto Seppi e la stessa Vinci. E’ stato un match simile a quello del Roland Garros, quando Sarita si impose 1-6 7-5 6-3. Stavolta è stato più…”facile”: dopo essere stata travolta nel primo set, la Errani ha completamente rovesciato la partita nel secondo, portandosi 5-0. A quel punto – come ogni match femminile che si rispetti – ha avuto un black out che ha consentito alla bella serba di rifarsi sotto. Sara è riuscita a chiudere al decimo game e ha gestito con relativa tranquillità il terzo set, chiudendo 1-6 6-4 6-2 e mostrando perchè la numero 8 è lei mentre la Ivanovic è dodicesima. I quarti a Miami sono un risultato eccezionale, specie se sommati a quelli di Indian Wells e ai risultati dei tornei precedenti. La Errani è entrata nell’olimpo del tennis e ci si trova da Dio. Valgono anche per lei le parole di Novak Djokovic, secondo cui l’aspetto mentale è la chiave per fare il salto di qualità. Fino a due anni fa, avrebbe perso una partita del genere. Invece non ha nemmeno corso il rischio di perderla, neanche quando la Ivanovic stava per acciuffare il 5-5. Nei quarti avrà l’ennesimo test contro Maria Sharapova. A Indian Wells era arrivata ad un passo dal vincere un set, ma stavolta sarà più difficile. Il campo di Miami è più veloce e dovrebbe dare una mano alla russa. Ma Sara ha fatto in pieno il suo dovere e ha accumulato quintali di fiducia in vista dei tornei che le stanno più a cuore, Roma e Parigi su tutti.
La Vinci sta facendo più del suo dovere. Ok, il tabellone le ha dato una mano. Ma le occasioni bisogna saperle cogliere. Dopo aver sofferto le pene dell’inferno per battere la Suarez Navarro, Roberta ha dovuto raschiare il barile delle energie per superare Alize Cornet. In verità, anche la francese era uscita con le ossa rotte dal turno precedente (l’hanno portata via su una sedia a rotelle, piena di impacchi di ghiaccio). Ma la francesina, ex finalista agli Internazionali d’Italia, ha sette anni meno di Roberta. Ergo: recupera più in fretta. Nel primo set, per nulla infastidita dal gioco dell’azzurra, ha ricordato la giocatrice che sembrava pronta a entrare tra le top 10. Poi ha iniziato a litigare con il servizio e ha regalato un buon vantaggio alla Vinci, abile ad aggiudicarsi il secondo (sia pure tra mille difficoltà). L’ultimo parziale era un’altalena da mandare al manicomoio gli scommettitori: 3-0 Cornet (con doppio break), 4-3 Vinci (dopo aver annullato palle per l’1-4 e il 2-4), 4-4 e palla break Cornet…fino al 6-4 per Roberta, che con questo risultato si garantisce il best ranking. Lunedì prossimo sarà almeno numero 13 WTA, ancora lontana (ma un po’ meno distante) dal sogno top 10. L’ottima notizia è che Roberta (così come Sara) oggi potrà riposare e recuperare un po’ di energie in vista di un match che vale tantissimo. Se la vedrà con Jelena Jankovic, la stessa battuta in finale a Dallas. Da quando indossa l’abito disegnato da un fan, la serba ha ritrovato se stessa e negli ottavi ha superato agevolmente (6-0 6-4 lo score) una deludente Sorana Cirstea. La Vinci può farcela. Una semifinale tutta azzurra sembra un’utopia: non ci fosse l’uragano Sharapova, tuttavia, non sarebbe così improbabile. Ma sognare non costa nulla, giusto?
WTA MANDATORY MIAMI
Ottavi di Finale
Serena Williams b. Dominika Cibulkova 2-6 6-4 6-2
Na Li b. Garbine Muguruza Blanco 7-6 6-2
Agnieszka Radwanska b. Sloane Stephens 4-6 6-2 6-0
Kirsten Flipkens b. Ajla Tomljanovic 6-7 6-4 6-3
Sara Errani b. Ana Ivanovic 1-6 6-4 6-2
Maria Sharapova b. Klara Zakopalova 6-2 6-2
Jelena Jankovic b. Sorana Cirstea 6-0 6-4
Roberta Vinci b. Alize Cornet 2-6 6-4 6-4
QUARTI DI FINALE
Serena Williams vs. Na Li (martedì, h. 18 – diretta SuperTennis)
Agnieszka Radwanska vs. Kirsten Flipkens (martedì, h. 00.30 – diretta SuperTennis)
Sara Errani vs. Maria Sharapova (mercoledì)
Jelena Jankovic vs. Roberta Vinci (mercoledì)
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