Christian Garin e la pressione dei cileni
Non è semplice diventare un tennista in Cile dopo che ci sono stati Rios, Massu e Gonzalez. Lo sa bene il 18enne Christian Garin (n. 302 ATP). "All'estero avverto sensazioni positive, ma in Cile mi chiedono sempre di più. Non voglio generalizzare, però leggo commenti che mi danno fastidio perchè non sono obiettivi. La mia carriera è appena iniziata" ha detto in un'intervista con Radio Cooperativa. Nel 2014, dopo un inizio difficile, ha vinto quattro tornei futures. "Non è stato facile affrontare avversari più esperti di me. Ho dovuto adattarmi, ma i quattro mesi in Europa mi sono serviti. Ho terminato molto bene". Ha influito in negativo anche la sconfitta in Davis contro Barbados. "Dopo quella batosta ho avuto tanti alti e bassi perchè non sapevo come gestire il problema. Adesso sono più tranquillo. Se andrà bene, nel 2015 giocherò tanti challenger. Se andrà normale, li mischierò con i futures".dopo che ci sono stati Rios, Massu e Gonzalez. Lo sa bene il 18enne Christian Garin (n. 302 ATP). "All'estero avverto sensazioni positive, ma in Cile mi chiedono sempre di più. Non voglio generalizzare, però leggo commenti che mi danno fastidio perchè non sono obiettivi. La mia carriera è appena iniziata" ha detto in un'intervista con Radio Cooperativa. Nel 2014, dopo un inizio difficile, ha vinto quattro tornei futures. "Non è stato facile affrontare avversari più esperti di me. Ho dovuto adattarmi, ma i quattro mesi in Europa mi sono serviti. Ho terminato molto bene". Ha influito in negativo anche la sconfitta in Davis contro Barbados. "Dopo quella batosta ho avuto tanti alti e bassi perchè non sapevo come gestire il problema. Adesso sono più tranquillo. Se andrà bene, nel 2015 giocherò tanti challenger. Se andrà normale, li mischierò con i futures".