A sopresa Roger Federer si arrende in tre set al lettone Ernests Gulbis per 2-6 6-1 7-5. E Roma resta senza il “Re”…

da Roma, Viviana Rinaldi – foto Ray Giubilo

 

Ernests Gulbis fa il colpaccio a Roma e butta fuori dal torneo il n.1 Roger Federer. In una lunga battaglia durata più di due ore il lettone conquista il match per 2-6 6-1 7-5 dopo aver sprecato ben 6 match point.

 

Come nella peggiore delle ipotesi il favorito n.1 abbandona prematuramente il torneo e lascia Roma senza il giocatore più accalmato fin’ora dal campo centrale. L’uscita di scena al primo turno di Roger Federer getta un po’ di sconforto agli Internazionali 2010, ma la sconfitta contro Ernests Gulbis ci sta.

Roger non ha giocato il suo miglior tennis, come ha ammesso poi in conferenza stampa, non andava soprattutto il servizio che invece è stata l’arma migliore del suo avversario, ma anche da fondo campo ha avuto dei problemi.

 

In realtà nel primo set era cominciato tutto per il meglio. Break subito in apertura, con un Gulbis ancora in fase di riscaldamento evidentemente, e secondo importante break sul 4-2 grazie ad una delle sue giocate da fuoriclasse: smash in sospensione con effetto di una palla corta. Sensazionale. Chiudere il set poi non è difficile.

 

Da qui in poi il giocatore lettone, n.40 del ranking e vincitore quest’anno a Delray Beach in Florida del suo primo titolo Atp, ha cominciato a sfoderare un servizio davvero difficile da contrastare, mentre il rendimento dello svizzero scende clamorosamente, tanto che Gulbis riesce a rubargli il turno il battuta portandosi prima 3-1 e poi 5-1. Assicurarsi così il secondo set con la sua arma migliore diventa uno scherzo per il 21enne Ernests che piazza due ace e comincia a pensare al terzo set.

 

Nell’ultima frazione Federer tiene gli attacchi da fondo del ricco rampollo dell’est (il padre è un miliardario) ma sul 3-2 gli lascia la possibilità di portarsi avanti di un break. Caricato da questo vantaggio e sicuro nelle proprie possibilità visto che ormai riesce a comandare anche gli scambi da fondo campo, Gulbis si porta sul 5-3 e affronta i suoi primi due match point.

 

Inutile dire che il pubblico, che ha riempito il nuovo Centrale inaugurato proprio qualche ora prima dallo stesso Roger, è tutto dalla parte dell’elvetico e lo sostiene a gran voce. Quando infatti il n.1 del  mondo si salva dai primi due pericoli esplode un boato nello stadio. E il game successivo è tutto un sospiro. Si giocano 11 punti al cardiopalma di cui altri 4 match point per il lettone che vede bene di fare anche un paio di doppi falli per facilitare l’impresa di Federer che non delude il pubblico e pareggia la questione. “Non sapevo davvero cosa fare, devo ammettere che me la sono davvero fatta sotto in quel momento – ha ammesso Gulbis poi in conferenza stampa ripensando a tutti quei match point sprecati.

 

La ruota della fortuna però abbandona il “Re” che lascia al suo avversario la possibilità di servire un’altra volta per il match. E questa volta Enests Gulbis non si lascia sfuggire l’occasione di battere il n.1 della classifica mondiale per 7-5 al terzo dopo poco più di due ore di gioco. “E’ stata una sensazione incredibile – ha raccontato poi Gulbis – alla fine della partita ero schockato, non potevo credere di essere riuscito a vincere”.

 

Oggi Roma piange, non solo per la pioggia che minacciosa si sta avvicinando, ma anche perché ha perso il suo “Re”, favorito n.1 del tabellone e il giocatore, insieme a Nadal, più osannato dal pubblico capitolino.

 


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