A colloquio con i gestori di una delle pagine Facebook più divertenti. Ideata da due ragazzi di Salerno, “Chiamarsi Fogna” è adesso gestita da quattro persone. Perché proprio Fognini? “Fogna è genio e sregolatezza, o in altri termini talento e warnings. A noi Fabio piace così”. Con un messaggio finale…

Ci fanno ridere quotidianamente con meme, battute e fotomontaggi. Nell’ultimo periodo hanno creato un merchandising di magliette e cappellini con frasi e imprecazioni pronunciate dal numero uno d’Italia e oggi sono pronti per lanciargli una sfida. Scopriamo insieme chi si nasconde dietro alla fortunata pagina “Chiamarsi Fogna tra amici senza apparenti meriti tennistici”, che in quattro anni di attività ha saputo radunare quasi 50.000 iscritti.

Chi c’è dietro questa pagina?
Siamo ragazzi dai 25 ai 27 anni, accomunati da una sconfinata passione per il tennis. I due primi fondatori sono Ciro e Antonio, di Salerno. In quest’ultimo periodo la pagina è gestita soprattutto da altri due, Michele e Marco. Siamo studenti e giovani lavoratori, persone davvero normali con la testa sulle spalle (anche se, a giudicare da alcuni nostri post, non si direbbe!).

È una pagina nata nel 2014. Com’è nata l’idea?
La pagina è nata perché volevamo trovare un modo per unire la passione comune per il tennis e la produzione di meme umoristici e divertenti. Per quanto riguarda il calcio pagine come "Chiamarsi Bomber" e "Calciatori Brutti" avevano già un successo strepitoso: da qui l’idea di fare qualcosa di analogo per il mondo della racchetta. Certamente non ci saremmo mai aspettati il riscontro che ha avuto e sta avendo tuttora “Chiamarsi Fogna!”. È bello creare contenuti che strappano un sorriso ai tanti che ci seguono. Crediamo anche che toni dissacranti e umoristici “facciano bene” al tennis, giudicato troppo “serioso” ed “élitario” da molte persone che non conoscono questo sport.

Siete tra le pagine satiriche più seguite. Qual è la vostra forza?
Il modo in cui vengono raccontate le notizie. Che Federer sia il giocatore più forte di sempre della storia del tennis e che Nadal sia il Re indiscusso della terra già lo sappiamo. Non c’è bisogno di leggerlo in altri lunghi articoli. La forza della nostra pagina è quella di raccontare, re-inventare e far conoscere i tennisti non solo per le loro imprese, ma anche per le loro debolezze, episodi divertenti che li hanno coinvolti, rivalità e altro ancora. Come? Tramite meme, foto, screenshots, nonché frasi ironiche e pungenti.

Ho letto in altre interviste che Fognini lo conoscete solo via Twitter. Ora siete riusciti a incontrarlo?
Purtroppo non ancora! Ma non demordiamo… Prima o poi la delegazione di Chiamarsi Fogna verrà ricevuta da Fabio, Flavia e dalla famiglia Fognini con tutti gli onori per questi anni di fede incondizionata! Promettiamo di non “urlare peggio dell’Azarenka”… A parte gli scherzi, speriamo bene! Il nostro livello di felicità eguaglierebbe (quasi) un incontro ravvicinato con la “Bauchard".

Cosa ne pensate dei suoi comportamenti?
Spesso in Italia, e non solo, Fabio è ricordato più per i suoi comportamenti eccessivi ed esuberanti che per le sue imprese tennistiche e il suo talento. Quello che a noi piace del “Fogna” non è tanto il gesto singolo della racchetta rotta o del diverbio con l’arbitro (di cui non solo Fognini è artefice) quanto piuttosto il mix letale tra questi comportamenti, la sua innegabile bravura e la sua tipica italianità. Fabio in campo è verace, auto-ironico, da solo fa e disfa la partita. Discute con l’arbitro e subito dopo sferra tre vincenti di fila. Ha in pugno la partita e dieci minuti dopo la perde. Fogna è genio e sregolatezza, o in altri termini talento e warnings. A noi piace così.

Lo sia ama o lo si odia. Provate a convincere chi lo critica…
Settembre 2015. Us Open. Fognini sta giocando i sedicesimi di finale negli Stati Uniti contro un certo Nadal. Ha appena perso i primi due set e ormai la partita sembra aver preso un’unica direzione. Qui lo si odia, perché ci siamo svegliati alle 3 di notte, rinunciando a parecchie ore di sonno. Poi succede l’incredibile. L’italiano inizia a sferrare una serie di vincenti a destra e a sinistra e Nadal non ci capisce più niente. Inizia la rimonta e, dopo 3 ore e 46 minuti di gioco superlativo, Fognini vince. Qui lo si ama, perché è vero che ci siamo svegliati alle 3 di notte, ma ne è valsa la pena perché ci ha fatto vivere emozioni difficilmente ripetibili. Fabio inevitabilmente lo si odia e lo si ama. Può fare la partita della vita così come perdere il giorno dopo contro il numero 300 al mondo. In uno sport spesso criticato per i tempi lunghi e gli scambi noiosi, Fabio è la reincarnazione dell’imprevedibilità e del talento. Come si fa a non amarlo?

Avete creato un merchandising con le imprecazioni / frasi più famose di Fognini, come sta andando la vendita?
Dopo qualche tentennamento, ci siamo lanciati in questa avventura in collaborazione con un sito specializzato. Inizialmente abbiamo raccolto le frasi più note di Fabio e poi abbiamo lanciato un mini-sondaggio sulla pagina e sul gruppo Facebook. L’enorme partecipazione dei nostri followers ci ha convinti a far partire la prevendita circa un mese fa. Le vendite per ora sono state tante e ne siamo felici: non è chiaramente un vero e proprio business, ma non era neanche il nostro scopo: semplicemente siamo molto felici che tanta gente indosserà le nostre magliette. Naturalmente andremo agli Internazionali d’Italia: il nostro sogno è quello di vedere in giro qualche ragazzo indossare una nostra maglietta e digli: “L’abbiamo fatta noi, #porcodiaz!”.
Qual è la più venduta e qual è la vostra preferita?
La più venduta è stata quella con la scritta “Ha preso il gesso, Pascal!”, che riprende la leggendaria frase durante il match contro Jurgen Melzer, nel primo turno di Wimbledon 2013. Fabio perse il match, ma ci regalò uno degli episodi più pazzi della storia del tennis, degno di altri grandi ‘folli’ come Nastase o McEnroe. E ha anche consacrato, suo malgrado, il giudice di sedia Pascal Maria, che non verrà mai dimenticato. Senza dubbio è quella la nostra preferita insieme a “Ma come fai a darmi warning?!”.

A Fognini ne avete mandata qualcuna?
Sì, siamo riusciti a contattare papà Fulvio Fognini tramite amici giornalisti e gli abbiamo spedito qualche maglietta e qualche cappellino, accompagnati da una lettera di ringraziamento. Ha detto che appena Fabio andrà a trovarlo gli darà il malloppo! Non ci aspettiamo una risposta, speriamo solo che gradisca!

Avete qualche nuovo progetto in cantiere?
Abbiamo tante idee, quello che ci manca un po’ è il tempo. Vorremmo ritornare a riempire la pagina di video originali, continuare a fare interviste e rubriche. La voglia c’è, sicuramente vi stupiremo!

Proviamo a lanciare una sfida a Fognini. Che torneo vi piacerebbe vedere più di tutti per stare nel suo box?
Dai, facciamola questa sfida al Fogna! Se questo articolo riceverà almeno 500 like (manteniamoci realistici), caro Fabio, dovrai invitare due o tre di noi nel tuo box agli Internazionali Bnl d’Italia 2018! Va bene anche Roland Garros, o al limite anche al torneo sociale di Canicattì, per dire! Daje Fabio, ascoltaci e accetta la nostra sfida. “Ma come fai” a non incontrarci?!

Fogna, ci stai?