18 anni, all’esordio in Billie Jean King Cup la Stakusic si è sbarazzata in poco di più di un’ora di Rabeka Masarova, contribuendo al 3-0 del Canada sulla Spagna
E’ stata la sorpresa del giorno a Siviglia, all’esordio in Billie Jean King Cup. In parte perché ha contribuito alla severa sconfitta inflitta dal Canada ai padroni di casa della Spagna (3-0), in parte, e soprattutto, perché di lei si sapeva fino a ieri poco o nulla.
Marina Stakusic, 19 anni ancora da compiere, attuale 253 Wta, è stata la prima a scendere in campo, opposta a una giocatrice molto più esperta di lei, Rebeka Masarova, 65 del ranking, quasi 200 posizioni più avanti. Un match facile, qualcuno potrebbe aver pensato, che la canadese invece ha dominato in poco più di un’ora, concludendo senza esitazione 63 61.
La Stakusic ha esordito sulla scena internazionale lo scorso anno, ma i primi titoli sono arrivati tutti negli ultimi due mesi, a quanto pare a causa di un inizio 2023 frenato da un infortunio che l’ha tenuta fuori dalle competizioni da gennaio a luglio. Il primo titolo proprio in Spagna, in un 25.000 dollari a Valladolid, poi a seguire due 60.000 dollari a Berkeley, negli Stati Uniti, e a Toronto, quest’ultimo meno di 10 giorni fa. Che la ragazza sia in forte ascesa è davanti agli occhi di tutti.
Intervistata da Puntodebreak a Siviglia, Marina ha raccontato ancora entusiasta l’esperienza della convocazione. “Ero a un torneo Itf a Berkeley. È stato subito dopo aver vinto quel torneo che Heidi (El Tabakh, il capitano canadese) mi ha chiamato e comunicato che mi volevano in squadra, che me lo meritavo, che mi ero guadagnata quel posto. Ero incredibilmente felice. È sempre stato un obiettivo e un sogno per me. Oggi vincere davanti a tutta la squadra, davanti ai canadesi con cui lavoro da tanto tempo è stato super speciale. Probabilmente la vittoria più importante di tutta la mia carriera”.
In squadra con lei due nomi noti: Leylah Fernandez, finalista Us Open 2021 ed Eugenie Bouchard, giocatrice di esperienza, dal passato luminoso anche se ora ormai adombrato.
“Leylah è venuta da me prima che scendessi in campo e mi ha raccontato alcune cose che ha vissuto in una situazione simile, le sue esperienze. Mi ha detto di godermi il momento, di giocare e di divertirmi. Mi ha sicuramente aiutato durante la partita. Sto imparando molto da tutte le ragazze. Hanno ovviamente più esperienza di me, ed è una grande squadra. Sono tutte molto gentili con me”.
Infine una battuta sulla Spagna, come sua terra portafortuna: “Non so cosa sia, ad essere sincera (ride), ma direi che mi piace l’energia in Spagna, le vibrazioni. Mi diverto sempre ogni volta che vengo qui. E’ un paese molto bello, il cibo è ottimo e la gente è fantastica”.