di Federico FerreroBel tempo: Nadal tritatutto fa venti a Barcellona Le azioni di Rafa Nadal sono in costante rialzo
di Federico Ferrero

Bel tempo: Nadal tritatutto fa venti a Barcellona
Le azioni di Rafa Nadal sono in costante rialzo. Partito male a inizio anno, tanto da far affiorare dubbi sulla possibilità di ripetere per la terza volta consecutiva il dominio su terra rossa, ora è difficile pensare che Roma e Parigi possano avere un altro padrone se non Nadalito da Manacor. Con il successo a Barcellona (il terzo consecutivo, come riuscì a Mats Wilander nel triennio 1982-84) lo spagnolo ha messo le mani sul ventesimo titolo in carriera allungando a 72 la striscia di successi consecutivi sulla terra battuta.
Neanche Guillermo Cañas, l’antiFederer, è riuscito a tenere il ritmo di Nadal in finale nonostante le sue parole del dopopartita siano significative: “La differenza l’hanno fatta un paio di punti. Per due volte ho avuto anche un po’ di fortuna per riuscire a battere Federer, questa volta non ne ho avuta contro Nadal ma so che devo solo migliorare un paio di cose, non sono lontano dal mio meglio”. Già: attenzione a Willy, che nella Race (la classifica che parte dal primo gennaio) è decimo calcolando che è stato costretto a saltare la stagione australiana sul cemento perché non aveva una classifica sufficiente.

Ancora Bel tempo: i progressi di Sorana
Nella settimana che ha salutato il primo titolo in carriera per l’argentina Gisela Dulko a Budapest (e la semifinale dell’ottima Karin Knapp) il circuito Wta accoglie un’altra campionessa in divenire, la romena Sorana-Mihaela Cirstea, classe 1990, partita dalle qualificazioni e arrivata in finale. Sorana, che aveva chiuso il 2006 vicina alla 400esima posizione, si sta avvicinando a grandi passi alle prime duecento: la ragazzina di Bucarest è nelle top dieci del ranking internazionale under 18 e lo scorso anno ha raggiunto la finale al Bonfiglio e alla Eddie Herr.

Brutto tempo: Gastone lo sfortunato, Guillermo il complessato
2004: Gaston Gaudio (nella foto) strappa a Guillermo Coria un’incredibile finale al Roland Garros. 2005: Coria disputa una finale straordinaria a Roma, ceduta al quinto set a Rafa Nadal. Ex numero cinque del mondo Gaston, ex numero tre Coria, oggi il primo si barcamena tra i primi cento, l’altro è scomparso dai primi duecento. Due storie tristi per il tennis ‘rosso’, due campioni che hanno perso la fiducia e il gioco. Dopo l’incredibile ‘stesa’ (6-1 6-0!) rimediata a Barcellona da Robin Soderling Gaudio è scappato a Buenos Aires e ha deciso di prendersi una pausa allenandosi con Franco Davin. Coria, che non gioca dal settembre del 2006 quando si iscrisse a un challenger polacco, pare sia ancora alle prese con la sua crisi da perdita di coordinamento al servizio e rimanda il suo tentativo di rientro. Il suo attuale coach, l’ex pro Hernan Gumy, giura che il suo allievo “está jugando muy bien” ma chissà se riuscirà a uscire da una crisi che ha dell’incredibile.
Il 5 giugno prossimo scade la condanna di un altro argentino passato dalle stelle alle stalle più di una volta, Mariano Puerta. Il finalista di Parigi di due anni fa si sta allenando e ci vuole riprovare, sulla scorta della risalita clamorosa di Cañas e, più in piccolo (e soprattutto senza doping di mezzo) di Mariano Zabaleta.

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