Dopo Rafa, anche Roger non tradisce e si presenterà all’appuntamento più atteso. Batte in due tie-break un buon Steve Johnson e si presenta con legittime ambizioni alla sfida numero 36 contro l’eterno rivale. Ha vinto le ultime due: “Voglio giocare libero. Se mi muoverò bene, avrò una chance”.

 

Il match che tutti volevano è arrivato. Nella notte italiana tra mercoledì e mercoledì, (all'1, diretta su Sky Sport 2), si affronteranno Rafael Nadal e Roger Federer. Sono passati appena 45 giorni dalla storica finale dell'Australian Open, ma è come se volessero darci un indennizzo, regalandoci due scontri diretti in meno di due mesi dopo che ce n'era stato solo uno negli ultimi tre anni. Sarà la 36esima partita tra Rafa e Roger: come è noto, negli scontri diretti prevale lo spagnolo (23-12, ma Federer ha vinto gli ultimi due). Nel pre-serale, in attesa di Djokovic-Del Potro, Federer ha dovuto estrarre una discreta versione di sé per battere Steve Johnson. L'americano ha giocato una buonissima partita, senza incassare break. Costringere Federer a due tie-break è un buon risultato, ma nei punti importanti è emerso il più forte. Nei 94 minuti di partita, tra l'altro, Federer ha perso appena sei punti quando ha messo in campo la prima. Sembra incredibile che un match del genere si giochi in un ottavo di finale, ma gli intrecci del ranking (e gli scherzi dell'urna) lo hanno reso possibile. Sarà la prima volta in 35 scontri diretti, 22 dei quali sono stati una finale. Sempre in merito di statistiche, sarà “soltanto” la seconda volta che i due si affrontano a Indian Wells: cinque anni fa, in semifinale, si impose Federer 6-3 6-4 in un match interrotto più volte per pioggia (fatto quasi inedito, da quelle parti).

ROGER: “SE MI MUOVO BENE, POSSO FARCELA”
“E' per questo che sono qui – ha detto Federer – per giocare contro ragazzi come Rafa. Adesso ci siamo. Sono esaltato, è bene esserlo, altrimenti sarei venuto per ragioni sbagliate”. Federer ha detto di aver preso grande fiducia dall'avventura in Australia, ma continua a vedere il suo avvio di stagione come un graduale riavvicinamento alla migliore condizione. “Vedo questo match come un'altra opportunità per costruire qualcosa per il resto della stagione. Per questo, al di là di quello che è successo in Australia, ho intenzione di giocare libero. Penso sia molto importante. Per il resto, sono contento di aver ritrovato la giusta energia. A Dubai ero un po' stanco. Ho una sensazione: se domani mi muoverò bene, avrò una chance per battere Rafa”. Negli altri match di giornata, a parte i successi di Rafa Nadal e Nick Kyrgios, abbiamo avuto la convincente vittoria di Kei Nishikori e tre mezze sorprese: Donald Young ha cacciato via Lucas Pouille, confermando le sensazioni che vedono il francese ancora impreparato per certi livelli. Il tunisino Malek Jaziri continua a scrivere la storia tennistica del proprio paese, superando in tre set il baby Taylor Fritz, mentre gli americani si consolano con Jack Sock, bravissimo a vincere una dura battaglia contro Grigor Dimitrov, uno dei giocatori più brillanti del 2017. Per lui, è la prima vera delusione stagionale.

ATP MASTERS 1000 INDIAN WELLS – IL TABELLONE