Le RacchetteLe PresseLe PalleI LibriLe CartolineLe FigurineLe SchedeI FrancobolliLa FotografiaArte VariaLe PubblicitàLe CeramicheArgenti e BronziGiochi e altrodi Beppe RussottoAll’inizio di ogni collezione tennistica il pezzo forte rimane quasi sempre la racchetta

(nella foto, L’americano Larry Whitaken con una "parte" della propria collezione)


di Beppe Russotto


All’inizio di ogni collezione tennistica il pezzo forte rimane quasi sempre la racchetta. E’ logico che ciascuno di noi deve fare la propria esperienza, ma l’ideale sarebbe partire con le idee chiare per evitare di riempire la casa di “fuffa”. Già nella stessa racchetta riusciamo ad identificare svariate specializzazioni e sarebbe una gran cosa riuscire a trovare la propria preferenza sin dall’inizio. Le racchette antiche (in tutte le  varianti di cuore, manici e forme), le racchette di legno degli anni ’70, le racchette strane, le racchette con fotodecal del campione sono esempi dei vari sotto-settori dentro il tema della racchetta.

A costo di deludere qualche romantico dobbiamo riferire che la racchetta non è la specializzazione  preferita dai grandi collezionisti e che rimane uno dei settori economicamente più accessibile. La famosa Streamline o la metallica Birmal, sogno di migliaia di collezionisti d’ogni tempo, alla fine sono pezzi che con 500-800 euro al massimo si portano a casa, quando per un altrettanto raro grande manifesto pubblicitario d’ inizio secolo  2000 euro sono normali.

La racchetta dunque può essere la partenza, e poi? Cosa contiene il grande vaso del  collezionismo? Sicuramente non riusciremo ad individuare tutte le specialità, se pensiamo che c’è gente che raccoglie “flipper” con l’argomento tennis o “ex libris”, per non parlare dei soprazoccoli dei cavalli addetti alla manutenzione dei campi in erba. Escludendo senz’altro le specializzazioni sofisticate, ci restano tanti argomenti di  cui abbiamo possiamo parlare con una discreta conoscenza.
Per rimanere nel campo delle racchette, c’è molto interesse verso la cosiddetta “pressa”, che i giovani d’oggi non conoscono e che è caduta in disuso da una trentina d’anni. Serviva per far sì che la racchetta non si incurvasse nei momenti di ozio. (nella foto, la bellissima Streamline, del 1935, collezionare racchette di questo livello sarebbe l’ideale)

Attinente ancora alla racchetta c’è il mondo delle palline. Se tutti avessero fatto quello che abbiamo fatto noi, che regolarmente abbiamo eliminato dopo l’uso tutte le palline usate, contenitori compresi, o tutt’al più ne abbiamo fatto gentile omaggio al nostro cane, il collezionismo delle palline antiche non esisterebbe. Invece dobbiamo riconoscere che è un settore in grande fermento, attivissimo nel mercato.
Passando all’oggettistica, un posto eminente tocca alle ceramiche ed è un settore questo che ovviamente riscontra differenze di valore notevoli. E’ chiaro che una statuetta Lenci o un lavoro del moderno Lladro possano raggiungere prezzi molto diversi da una normale statuina di metà ‘900. Statuette, dunque, ma anche piatti, tankard, scatolette e  portacenere in bisquit, porcellana, maiolica etc.
Molti cercano la specializzazione negli oggetti in argento; ed a tal proposito si può dire che quasi mai si tratta di argento puro ma di Sheffield o Silver. In questo settore si passa poi dai grandi trofei e dagli splendori della vita di tutti i giorni quali vasi, candelabri, calamai, cornici e portafrutta  a piccoli oggetti come spille, braccialetti e orecchini.

Lasciamo il mondo dell’oggettistica in argento ai collezionisti assai avanzati mentre noi ci accontentiamo di aggiungere alla nostra collezione soltanto qualche statuetta senza pretesa in bronzo o altra lega  purché  risulti abbastanza simpatica ed accessibile.
Cosa dire delle scatolette di latta? Un mondo affascinante dove l’oggetto riesce ad esprimere con la patina il fascino dei tempi passati. Un collezionismo non facile, pezzi quasi introvabili, anche se in proporzione i prezzi non sono proprio eccessivi.
Chiudiamo l’elenco dell’oggettistica con un riferimento al giocattolo nel tennis. Più che giocattoli si tratta di giochi che  siamo riusciti ad identificare e che presenteremo più avanti.
Il settore che infine raccoglie più specializzazioni è quello cartaceo. Collezionare libri non è difficile: prezzi ed esemplari sono abbastanza accessibili se parliamo di libri italiani. Il discorso cambia se ci inoltriamo nelle prime edizioni inglesi dove possiamo imbatterci in quotazioni di tutto rispetto.
Alla cartolina forse spetta il merito di una abbondantissima produzione e una facile reperibilità; un bellissimo settore che richiama tanti appassionati e che propone varie sotto-specializzazioni: fascinose cartoline di graziose fanciulle con in mano una racchetta d’altri tempi oppure cartoline di bambini che giocano a tennis. C’è da sbizzarrirsi. (nella foto, in alto, dei salvazzoccoli per non danneggiare l’erba dei campi quando la manutenzione veniva fatta col cavallo; più sotto, una marca-angoli per le righe in gesso sui campi)

Meno spettacolare ed un po’ più ardua la collezione di figurine che però ha il merito di  una classificazione più organica soprattutto nel settore delle Cigarette Cards, figurine che anni fa venivano inserite nell’ interno dei pacchetti di sigarette. Ci adeguiamo ai tempi invece raccogliendo schede telefoniche, l’ultimo “memorabilia” in ordine di tempo.
Forse la collezione più facile ed accessibile è quella del settore filatelico. I francobolli sul tennis sono nati tardi e fra di essi non si riscontrano  pezzi antichi o rari. Sono dunque un numero finito e con  molta buona volontà è possibile collezionare tutti i francobolli emessi al mondo spendendo una cifra possibile.
Citiamo velocemente il collezionismo sulle fotografie nel tennis che va dalle vecchie foto all’albume di fine ‘800 alle moderne foto della signorina Kournikova e diamo un occhio a quello che comporta il settore della pubblicità. Si parte dagli annunci economici dei vecchi giornali ed attraverso tutte le forme di pubblicità quali opuscoli, libretti, piccoli manifesti ed altro, arriviamo ai grandi poster che sono il top del collezionismo.
Ultimo argomento che vogliamo segnalare è quello del settore artistico che va dalle stampe in litografia, incisione ed altro ai dipinti ad olio, che probabilmente sono la cosa più bella in assoluto. (nella foto, una rara specializzazione è quella degli Ex-Libris a tema tennistico)

COLLEZIONISTI SI DIVENTA

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IL LIBRO: 75 ANNI DI RACCHETTE E CAMPIONI