In Croazia, Andrea – dopo aver superato le “quali” – liquida 6-3 6-4 l’ex top 100 elvetico Chiudinelli. Vagnozzi cede a Dustin Brown…

di Fabio Bagatella

 

Un successo e una sconfitta: è questo il bilancio azzurro dopo il primo turno del Challenger di Zagabria ($ 50,000; terra battuta). Sorride Andrea Arnaboldi (313 ATP), che sovverte il pronostico sfavorevole con l'elvetico Marco Chiudinelli (170), mentre Simone Vagnozzi (172) si arrende in tre parziali a Dustin Brown (109).

 

Da applausi la vittoria di Andrea Arnaboldi, che dopo aver superato i tre turni di qualificazione senza cedere set, ha sconfitto con un perentorio 6-3 6-4 anche Marco Chiudinelli. Il rosso-crociato, che precede l'azzurro di oltre 150 posizioni nel ranking ATP, vanta un recente passato da top 100. L'anno scorso di questi tempi “galleggiava” infatti poco oltre la 50esima posizione mondiale. Il considerevole peggioramento della sua classifica è per lo più da imputarsi ai cronici problemi alla schiena che lo perseguitano da mesi.

 

Sfida molto combattuta nel primo set, mentre nel secondo parziale Andrea non rischia praticamente nulla, lasciando all'avversario – sul proprio servizio – un totale di cinque punti in cinque turni di battuta. Andrea ha ora un'ottima opportunità per proseguire il suo cammino. Suo prossimo avversario sarà infatti la 20enne wild-card croata Borut Puc (549), che ha sorprendentemente estromesso l'iberico Ruben Ramirez Hidalgo (97), terza testa di serie del seeding.

 

Sfavorito anche da un sorteggio non proprio fortunato, Simone Vagnozzi abbandona subito il Challenger croato. Il tedesco, giamaicano di nascita, Dustin Brown, settima testa di serie del seeding, ha la meglio con lo score di 6-2 2-6 6-3 in un'ora e mezza abbondante. Primi due set speculari, con i due giocatori che “demandano” tutto alla terza partita. Qui però è Brown che piazza la zampata vincente. Per il germanico 10 aces.

 


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