Una finale incredibile quella disputata da Fabio Fognini e Roberto Bautista-Agut al Challenger di Valencia. Dopo oltre tre ore di gioco il ligure si impone al tie-break decisivo del terso set
Non vuole saperne di smettere di stupire Fabio Fognini, che a Valencia conquista il settimo Challenger della sua carriera. Il punteggio finale recita 3-6, 7-6(8), 7-6(3) ai danni del padrone di casa Roberto Bautista-Agut. Sognava di regalarsi un finale di 2023 importante il tennista ligure, non soltanto per incrementare la propria fiducia ma anche per risalire nel ranking in vista della prossima stagione. Una settimana estremamente positiva quella di Valencia, dove nel percorso verso la finale ha perso solamente due set nei primi due incontri contro il connazionale Bonadio e lo slovacco Kovalik, prima di chiudere in due set contro Herbert e Ramos-Vinolas. Il tennista ligure giocherà anche la prossima settimana nel Challenger di Maia, con l’obiettivo di chiudere la stagione nei primi 100 del mondo.
Il dodicesimo incontro della sfida tra i due si gioca, come prevedibile, sulla capacità da parte di Fognini di coprire il campo. Nel primo parziale a fare la differenza in favore di Bautista è stata infatti la maggior capacità dello spagnolo di far muovere il suo avversario, aiutato da una buona percentuale di punti vinti con la prima superiore all’85%. Fognini molto bene nei colpi da fondo campo, soprattutto con il dritto, ma in difficoltà quando si trattava di colpire in allungo e scivolare a lato del campo. Il break ottenuto in apertura non ha consentito al tennista di ligure di portare a casa il parziale, cedendo il servizio a sua volta nel quarto e nell’ottavo gioco.
Un secondo set che invece è stato all’insegna dell’equilibrio e senza un vero protagonista a comandare il gioco, anche grazie a scambi che si sono notevolmente allungati. Il break in favore dello spagnolo arrivato nel corso del nono game sembrava aver indirizzato inevitabilmente l’incontro, ma nel game successivo è il tennista ligure a trovare il contro-break con uno splendido rovescio lungolinea e dopo aver salvato match point. Un tie-break da 18 punti e nove mini-break totali quello che ha portato la partita al terzo e decisivo set, nel quale Fognini ha dovuto annullare un secondo match-point sul 7-6.
Il terzo set si apre nel segno del nervosismo, con una lunga contestazione tra i due giocatori sul punteggio di 2-2, 15-0 e servizio Bautista. Lo spagnolo serve da sinistra e la palla si stampa sulla riga verticale, Fognini non crede che la palla buona e inizia una lunga disputa che coinvolge anche il giudice di sedia. Dopo quasi cinque minuti di discussione si ripete il punto, che finisce comunque allo spagnolo. Il tennista ligure è stato bravo a non disunirsi e a mantenere i nervi saldi, aiutato anche da una prima di servizio tanto efficace (10/14) quanto poco continua (32% di prime in campo). Non sono bastati due break in favore di Fognini nel primo e nel settimo gioco per evitare il secondo tie-break consecutivo, che stavolta mette in palio il titolo spagnolo. L’equilibrio che l’ha fatta da padrone si rompe definitivamente sul punteggio di 2-1 per Bautista, dove Fognini conquista sei degli ultimi sette punti e conquista un titolo che sembrava lontanissimo alla fine del secondo set.