Il 30enne mestrino è l'unico tennista italiano rimasto in corsa negli Internazionali di Cortina d'Ampezzo: batte in rimonta il serbo Petrovic e se la vedrà con lo spagnolo Carlos Taberner. Finisce invece la corsa di Matteo Berrettini: il laziale si arrende a Marcel Granollers, che diventa il grande favorito per il titolo.Era l’unico tennista veneto in gara nel tabellone principale, e le speranze dell’Italia nella quarta edizione degli Internazionali di Cortina d’Ampezzo sono rimaste solamente nelle sue mani. Dopo le vittorie di Filip Krajinovic, Paolo Lorenzi e Joao Sousa, l’unica possibilità che il trofeo resti sul suolo tricolore è che a vincere il torneo sia Matteo Viola, che il primo quarto di finale Challenger del 2017 l’aveva giocato a Mestre, e il secondo se l’è regalato sulle Dolomiti, a conferma di come la sua regione gli porti decisamente fortuna. In una giornata che ha visto l’eliminazione di Matteo Berrettini, fermato dalla seconda testa di serie Marcel Granollers, l’unico sorriso è quello del 30enne mestrino, che dopo una dura battaglia lunga 2 ore e 48 minuti ha sconfitto in rimonta il serbo Danilo Petrovic, chiudendo per 4-6 6-3 7-5. A 30 anni Viola non è più giovanissimo, ma se anche di Fabio Fognini (suo coetaneo) si dice che il futuro può ancora essere interessante, lo stesso discorso vale per Viola. Oggi il veneto, che per un periodo si è anche allenato sotto la guida di Andrea Mantegazza, direttore del Challenger di Cortina, è numero 318 del mondo, esattamente duecento posizioni più indietro rispetto al best ranking di 118 fatto registrare nel 2013, quando vinceva una manciata di partite nel circuito maggiore e sembrava pronto per l’attacco alla top-100. Proprio sul più bello gli è mancata la continuità, ma chissà che – dopo i tre titoli Futures vinti nel 2017 – un nuovo assalto alla top-100 non possa partire proprio dalla “perla delle Dolomiti”, dove nei quarti di finale ha una bella chance contro Carlos Taberner, vincitore con un doppio 6-1 nel derby con Pedro Martinez.
È terminata al secondo turno, invece, la corsa di Matteo Berrettini, arrivato a Cortina d’Ampezzo dopo il primo successo Challenger in carriera, ottenuto a San Benedetto del Tronto, e protagonista al primo turno di una bella vittoria in rimonta contro Roberto Marcora. Due giorni dopo, però, il ventenne romano ha trovato un ostacolo insormontabile nell’ex top-20 Marcel Granollers, che pur scivolato fuori dai primi 100 giocatori del mondo resta un tennista di lusso per il livello Challenger. Si è visto nel 6-4 7-6 che l’ha promosso ai quarti di finale, in cui ha fatto la differenza l’esperienza nei momenti importanti. Berrettini è stato bravissimo a lottare come un leone nella parte finale del match, salvando un match-point sul 3-5, strappando la battuta al rivale nel gioco successivo e impattando in extremis sul 5-5. Ma non è bastato per scardinare la solidità e la resistenza di Granollers, che dal 3-2 al tie-break per l’azzurro ha infilato un parziale di cinque punti consecutivi che gli ha regalato il successo. In due quarti di finale di lingua spagnola, con tre spagnoli e due argentini, il catalano se la vedrà con Guido Andreozzi, vincitore nel derby albiceleste con Andrea Collarini. Andreozzi l’ha spuntata per 6-4 4-6 6-0, raggiungendo fra i migliori otto del torneo il giovane Pedro Cachin, unico qualificato a spingersi fino al venerdì.