Andy fa e disfa contro Rola ma evita il terzo set con un tie-break rocambolesco dopo una ‘non chiamata’ in un punto cruciale. Out Giustino contro Marchenko
In attesa di ritrovare il tennis dei giorni migliori, Andy Murray può sicuramente trarre segnali positivi dalla tenuta mentale nel Challenger di Biella. In un quarto di finale che rischiava di complicarsi sino al terzo set contro Blaz Rola, l’ex numero 1 al mondo evita guai maggiori imponendosi al tie-break per 11-9 dopo aver annullato quattro set point, due dei quali consecutivi. Alla fine lo scozzese festeggia sul 6-4 7-6 un incontro che poteva chiudere senza troppi grattacapi sul 6-4 5-4 40-15, prima di subire l’aggancio sul 5-5 e rifugiarsi nel tie. Ed è qui che succede praticamente di tutto. Rola, mancino sloveno attualmente al numero 158 delle classifiche mondiali, va in fuga sul 5-1 ma trema permettendo a Murray di accorciare sul 5-4 con due servizi a disposizione. Nel decimo punto, poi, un episodio ‘da moviola’. Una palla apparentemente out di Rola non viene chiamata, nel frattempo Murray stringe il pugno ed esulta col “come on” prima di rendersi conto di aver perso il ‘quindici’. Senza hawk-eye e con il mancato overrule, Andy chiede inutilmente spiegazioni al giudice di sedia dicendo che lo stesso Rola si stava rammaricando per l’errore ma l’arbitro risponde di non poter chiamare una palla (comunque sul corridoio opposto rispetto al suo seggiolone) in base alle reazioni dei giocatori. Ed è in questo frangente che si rivedono sprazzi del vecchio Murray, quantomeno a livello di testa: dal 6-4 risale sul 6-6, annulla altri due set point (uno di questi regalato con un doppio fallo) ma la spunta sull’11-9 per staccare il pass della semifinale. Domani tornerà in campo contro il francese Bourgue (6-1 6-7 6-3 a Bachinger). Out invece Lorenzo Giustino, piegato solamente per 7-5 al terzo da Marchenko.