Ad aggiudicarsi la 23esima edizione del Challenger pugliese è Shintaro Mochizuki, allenato da Davide Sanguinetti. Si ferma in semifinale Franco Agamenone
La 23^ edizione dell’Open della Disfida, il Challenger organizzato come consuetudine dal Circolo tennis “Hugo Simmen” di Barletta, sarà ricordata per una serie di motivi: sicuramente per la ricorrenza del ventennale della vittoria di Rafa Nadal, che nel 2003 colse il primo successo a livello professionistico prima di spiccare il volo verso palcoscenici di maggior lignaggio e che, in questa occasione ha voluto celebrare il ricordo con un video messaggio che ha riempito il cuore degli appassionati barlettani. E poi per il ritorno alla tradizione che vuole un vincitore non italiano sebbene l’italo-argentino pugliese di adozione, Franco Agamenone, abbia provato ad inseguire il successo spingendosi fino al penultimo atto, ed infine per le avverse condizioni meteo, forse mai così ostili in 23 anni di storia, che hanno costretto gli organizzatori a rivoluzionare più volte il programma giornaliero spostando la finale al tardo pomeriggio della domenica.
Dall’urna delle possibilità è spuntato un nome nuovo, quello del giapponese Shintaro Mochizuki, diventato ben presto il beniamino della gente di Barletta che lo ha sostenuto per tutta la durata del torneo. In una semifinale durata due giorni il nipponico allenato da Davide Sanguinetti si liberava di un ritrovato Agamenone (6-4 5-7 6-2) prima di scendere nuovamente in campo per il titolo a distanza di pochi minuti. Dall’altra parte della rete l’argentino Santiago Rodriguez Taverna, inattesa rivelazione del Challenger pugliese, racimolava solo cinque giochi (6-1 6-4) cedendo titolo e gloria al suo avversario. In chiave pugliese da segnalare la buona prova dell’idolo di casa, Andrea Pellegrino, mai così avanti nella sua terra e arresosi nei quarti proprio all’argentino. I colori dell’Italia venivano in qualche modo onorati dal duo azzurro Cobolli-Berrettini – ci riferiamo al più giovane Jacopo – che portavano a casa il titolo del doppio superando in finale al super tie-break la coppia formata dal ceco Zdenek Kolar e dall’ucraino Danys Molchanov.