foto a cura di Antonio Milesi
Dopo le tante sconfitte nelle qualificazioni, l’Italia torna a sorridere al challenger di Bergamo, “Trofeo Lame Perrel – Faip” (42.500€, Play-It). Il merito è di un “fedelissimo”: Marco Crugnola è alla quinta partecipazione, ed ha sempre giocato buone partite: tre anni fa giunse nei quarti e nel 2007 mise paura a Fabrice Santoro. “E’ vero, mi trovo bene a Bergamo. Solitamente non sono uno che fa caso al pubblico, ma la presenza di tanti amici mi stimola a fare meglio”.
E’ andata cosi anche contro Stephane Bohli, in una partita scivolata via senza intoppi: 6-4 6-3 in un’ora e cinque minuti. Crugnola è partito subito forte, brekkando Bohli in apertura e salendo fino al 4-2. Lì c’è stato l’unico momento di difficoltà, con lo svizzero capace di portarsi sul 4-4. Crugnola ha strappato nuovamente il servizio a Bohli nel nono game ed ha chiuso 6-4.
Andamento simile anche nel secondo set, quando il varesino è stato bravo a rimontare da 15-40 nel quarto game. Da lì in poi il match è stato in discesa per un Crugnola particolarmente incisivo con il dritto. “Sono stato attento dalla prima all’ultima palla – ha detto l’azzurro – ed è molto importante su queste superfici. Il campo è piuttosto veloce, ma le palline non lo fanno sembrare tale. Oggi potevo servire meglio, ma ho avuto la fortuna di restare sempre in vantaggio”.
Crugnola compirà 29 anni il prossimo 24 maggio. Ma pensa di poter migliorare ancora. “Intanto ci sono diversi giocatori più grandi di me, e questo mi dà fiducia. Gioco i tornei challenger da tanti anni, adesso ho più esperienza e cerco di sfruttarla. Rispetto a qualche anno fa ho ridotto i passaggi a vuoto, ma devo crescere ancora sul piano della concentrazione. Ormai i punti deboli non sono più aspetti tecnici come il dritto o il rovescio, quanto piuttosto gli alti e bassi nel corso di una partita”. Al prossimo turno se la vedrà con il vincente di Zopp-Burquier. “Su questi campi sono tutti avversari difficili”.
Il programma stagionale del lombardo è ambizioso: dopo Bergamo giocherà le qualificazioni ad Acapulco e a Indian Wells (“Dove spero di entrare!”), poi il challenger di Guadalajara prima di prepararsi per un paio di settimane in vista della stagione sul rosso. “Potrei giocare tre tornei in Brasile oppure tentare le qualificazioni a Houston più due challenger negli Stati Uniti. L’incertezza è dovuta al fatto che molti tornei, purtroppo, vengono cancellati all’ultimo minuto”.
L’obiettivo di Crugnola è migliorare il proprio best ranking (n. 165, colto nel luglio 2009), ma il suo ragionamento va oltre: “Di certo vorrei superare la mia miglior classifica, è un progetto che ho a breve termine. Diciamo che non vorrei chiudere l’anno intorno al numero 200. Ma non mi pongo grossi obiettivi numerici: piuttosto desidero non avere nessun rimpianto a fine carriera. Ritirarmi ed essere consapevole di aver dato tutto, settimana dopo settimana”.
Nulla da fare per Stefano Galvani, battuto con un doppio 6-4 dal russo Konstantin Kravchuk. Un break per set è stato sufficiente a Kravchuk per battere un Galvani alla prima apparizione stagionale e sofferente al ginocchio destro, tanto da dove chiedere l’intervento del trainer. In mattinata, Martin Fischer aveva battuto in rimonta Pablo Carreno Busta, giovane spagnolo accompagnato a Bergamo da Javier Duarte, lo storico coach di Alex Corretja.
Maxi-programma nella giornata di martedì: tra Bergamo e Alzano sono in programma 13 incontri, di cui 10 di singolare. Ci sarà l’esordio di Arnaud Clement e Benjamin Becker, i due giocatori con il passato più importante presenti a Bergamo. Il tedesco troverà il qualificato Julien Dubail, mentre Clement se la vedrà con il finlandese Harri Heliovaara. In campo gli altri due italiani in tabellone: Andrea Arnaboldi trova il tedesco Denis Gremelmayr, mentre Claudio Grassi sfida l’ex numero 1 junior Uladzimir Ignatik. Da seguire anche Brown-Phau e Zemlja-Kudryavtsev.
Ufficio Stampa