di Fabio Bagatella – foto Ray Giubilo
Sei successi e cinque sconfitte: ecco il bilancio azzurro del primo turno del Challenger di Barletta. Avanzano Fognini, Volandri, Starace, Burzi, Arnaboldi e Galvani. Escono invece subito di scena Bolelli, Giannessi, Di Mauro, Micolani e Vagnozzi.
XVI edizione del Challenger di Barletta (terra battuta, outdoor – 30,000$ + ospitalità) che annovera nel suo seeding tre dei primi quattro azzurri del ranking ATP. Assente Andreas Seppi, è Fabio Fognini (ATP 57) – al rientro dopo oltre due mesi di inattività – a vestire i panni del favorito. Opposto al 20enne serbo Filip Krajinovic (ATP 1104) – che aveva superato brillantemente le “quali” ma sta a sua volta riprendendosi da un grave infortunio alla spalla – il ligure fatica, cogliendo però un importante successo. 2-6 6-2 6-4 lo score in 110 primi.
Esordio complicato anche per il secondo favorito del main draw, Filippo Volandri (ATP 65). Contro Roberto Bautista-Agut (ATP 153), che a Miami fece fuori Andreas Seppi, Filo s'impone 7-5 6-3. Il toscano corre però seriamente il rischio di trovarsi sotto di un set con il 23enne spagnolo avanti 5-3 ed incapace di concretizzare ben tre set-balls.
Servono due ore abbondanti pure a Potito Starace (ATP 69), numero tre del torneo, per domare Javier Marti (ATP 177). L'iberico – dieci anni più giovane del 30enne Poto – si arrende 6-2 3-6 6-3, dopo aver tentato – nella frazione decisiva – un'epica rimonta dall'1-5. A realizzare il grande exploit del primo turno è però un altro azzurro, Enrico Burzi (ATP 277). A cadere vittima dei colpi del 31enne bolognose è la quarta testa di serie del seeding, Pere Riba (ATP 83). Il 23enne spagnolo raccoglie solamente cinque giochi (6-2 6-3).
A firmare gli altri due successi azzurri ci pensano Andrea Arnaboldi (ATP 294) e Stefano Galvani (ATP 207). Il mancino lombardo rimonta autorevolmente (3-6 6-3 6-2) il qualificato croato Nikola Mektic (ATP 353). Il 34enne veneto regola 6-2 7-6(4) il 19enne tedesco Jan-Lennard Struff (ATP 272), recuperando da 2-5 nel secondo set.
Non solo vittorie, purtroppo, per gli azzurri in Puglia. Il capitolo sconfitte si apre con quella che fa più male: il settimo favorito del seeding Simone Bolelli (ATP 108) viene piegato dopo una battaglia di oltre due ore dal campione in carica, il 22enne Aljaz Bedene (ATP 174). 6-3 7-6(5) per lo sloveno, anche se l'emiliano può recriminare: per non aver sfruttato quattro break-balls nel primo set prima dell'allungo di Bedene, e per un vantaggio di 4-2 nella seconda frazione.
Delusione anche per Alessandro Giannessi (ATP 134), che incassa un pesante 6-1 6-4 dal germanico – di origini giamaicane – Dustin Brown (ATP 142). Eliminazioni secondo pronostico per Alessio Di Mauro (ATP 285), Gianmarco Michelani (ATP 923) e Simone Vagnozzi (ATP 179). Il veterano siciliano cede 6-4 6-3 al tunisino Malek Jaziri (ATP 96), numero 5 del seeding. Il 19enne salentino, proveniente dalle qualificazioni, racimola cinque giochi (6-4 6-1) contro l'olandese Matwe Middelkoop (ATP 305). Il marchigiano paga infine dazio al cospetto di Victor Hanescu (ATP 93), sesto favorito del torneo. 6-3 7-6(3) per il rumeno con Vagnozzi che, nel secondo parziale, serve due volte per il set sul 5-4 e sul 6-5.
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2012 Il Tennis Italiano