Il 25enne spagnolo batte in finale l’australiano Millman e conquista il quarto titolo in carriera. Caruso e Gaio finalisti nel doppio… di ROBERTO BONIGOLO

di Roberto Bonigolo

 

Ancora una volta il Challenger 50.000 $ in terra vicentina parla straniero. Dopo l’exploit del serbo Filip Krajinovic nell’ultima edizione, quest’anno è stata la volta dello spagnolo Inigo Cervantes (n. 164 ATP e non incluso tra le teste di serie) ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione disputata sui campi in terra rossa del Tennis Palladio ‘98 superando in una finale a senso unico l’australiano John Millman.

 

In realtà non si poteva pretendere molto dai nostri portacolori perché la rappresentanza azzurra era piuttosto ridotta anche in termini di qualità ove si consideri che la nostra pattuglia (otto giocatori nel main draw: Caruso, Napolitano, Volandri, Marcora, Donati, Gaio, Viola e Fabbiano) navigava oltre la 150esima posizione nel ranking mondiale e nessuno era incluso tra le teste di serie (l’ultima infatti, l’americano Bjorn Fratangelo, vantava un ranking ATP 147).

 

A proposito di teste di serie, ai primi posti del seeding in questa avventura vicentina troviamo l’argentino Facundo Bagnis (n. 96) e lo slovacco Norbert Gombos (n. 105) seguiti dal britannico James Ward e dall’altro argentino Guido Pella. Ai turni finali, nei quarti, si affrontavano come detto solo giocatori stranieri con presenti cinque delle prime otto teste di serie ed in semifinale l’olandese De Bakker vs l’australiano Millman nella parte alta del tabellone e l’americano Fratangelo opposto allo spagnolo Cervantes in quella inferiore.

 

Dopo due sofferte semifinali, entrambe concluse al terzo set, si ritrovavano nel match clou finale due coetanei 25enni, appunto Millman (sesta testa di serie) e lo spagnolo Cervantes, come detto non compreso tra le teste di serie in virtù di un ranking ATP n. 164, con agevole vittoria in due rapide partite da parte di quest’ultimo che andava così a incamerare il quarto titolo in carriera a livello Challenger.

 

Per quanto riguarda i nostri portacolori nessun particolare exploit, anzi tutti si sono smarriti velocemente lungo il percorso iniziale tanto che al secondo turno erano sopravvissuti solo in tre: Filippo Volandri, Matteo Donati e Federico Gaio, qui stoppati dai portacolori stranieri di turno.

 

Qualche sprazzo d’azzurro si è potuto notare solo nel tabellone di doppio dove il duo Donati/Napolitano approdava in semifinale e Caruso/Gaio arrivavano sino alla finale, qui stoppati dalla coppia vincente Bagnis/Pella, entrambi argentini.

 

Alle premiazioni, oltre al presidente del circolo e direttore del torneo Enrico Bettini, sono intervenuti anche il presidente regionale FIT Mariano Scotton e l’assessore alla Formazione del Comune di Vicenza Umberto Nicolai.