Il campo in cemento non gli dà una mano, però Marco Cecchinato non è stato incisivo in quelli che solitamente sono di forza: percentuali al servizio ed efficacia con la palla corta. In poco più di un'ora, Marton Fucsovics batte il secondo italiano di fila. E nei quarti troverà Fognini.

C'erano molti dubbi riguardo il match vinto da Marco Cecchinato contro l’impalpabile Marcos Baghdatis. Si temeva che la vittoria faticosamente colta al terzo set, contro un avversario ormai sul viale del tramonto, fosse inattendibile per saggiare le condizioni e la fiducia sul cemento, superficie che l’ha visto cogliere due sole vittorie nel circuito maggiore, per quanto abbia iniziato a frequentarla da poco. Dubbi che si sono sciolti contro Marton Fucsovics, in un incontro dominato dall’ungherese dall’inizio alla fine. Un’ora e dieci minuti sono bastati al nativo di Nyíregyháza per far sua la partita. Partita a senso unico, terminata 6-4 6-2, in cui non ha dato mai l’impressione di poter cambiarne le sorti. Pochi, pochissimi vincenti per Cecchinato. Disinnescato al servizio, problema che l’aveva frenato anche contro Marcos Baghdatis. E praticamente nullo alla risposta, con la miseria di undici punti ottenuti quando a servire è stato Marton. Il possente ungherese, pur facilitato dai troppi errori di Marco (più volte la smorzata affossata in rete, soluzione che era stata il leitmotiv dei suoi successi sul rosso), ci ha messo moltissimo del suo.

FUCSOVICS E GLI ITALIANI
Efficace a rete e capace di collezionare vincenti d’altissima qualità, al cospetto dei quali Cecchinato ha potuto solo far da spettatore. Fucsovics ritrova un quarto di finale in un torneo ATP dopo cinque mesi, il primo dopo la bella vittoria al torneo di Ginevra. E l’ironia del sorteggio del tabellone l’ha visto arrivare a questo risultato superando due italiani, Andreas Seppi e quindi Marco Cecchinato. E ora ci sarà Fabio Fognini, autore di una splendida partita contro Andrey Rublev. Riguardo Marco, i dubbi che sembrano oramai sfociare in certezze, è che non possa essere competitivo al di fuori del terra battuta senza un lavoro adeguato. Sempre che gli splendidi exploit di quest’anno non siano anch’essi frutto di congiunzioni astrali favorevoli che l’hanno premiato al di là dei propri, pur sempre indubbi, meriti. Sarà il 2019 a dircelo. E i tanti punti che Cecchinato dovrà confermare dalla primavera in poi. Nella speranza che gli ultimi tornei del 2018 diano segnali diversi e nuovamente incoraggianti.

CHINA OPEN – Secondo Turno
Marton Fucsovics (UNG) b. Marco Cecchinato (ITA) 6-4 6-2