Nonostante la squalifica del Tribunale Federale, il siciliano si è recato sulle Dolomiti per il torneo della prossima settimana. L’evento è organizzato dall’ATP (che per adesso non ha intrapreso nessuna iniziativa contro di lui), ma si gioca in un circolo affiliato alla FIT. Le possibilità: o ha avuto una sospensione della squalifica, oppure è un forte segnale di dissenso.Sta per iniziare il Challenger di Cortina, giunto alla sua terza edizione, e c’è già una sorpresa. Si pensava che Marco Cecchinato avrebbe dato forfait in virtù della squalifica del Tribunale Federale FIT, per la nota vicenda scommesse che lo riguarda. Invece non solo non si è cancellato dal torneo, ma è già presente al Country Club di Cortina e si sta allenando. Nell’entry list originaria gli stavano davanti soltanto gli spagnoli Cervantes e Carballes Baena, nonché gli argentini Berlocq e Bagnis. C’era anche Kovalik, ma si è cancellato. La notizia sorprende perché Ninni Reina, l’avvocato del giocatore, aveva ipotizzato la sua assenza dai tornei del circuito per “dare un segnale di forte rispetto verso gli organi della federazione a cui è affiliato“. Se davvero Cecchinato dovesse giocare, le ipotesi sono due: la prima sarebbe una sospensione della pena concessa dalla Corte Federale di Appello in attesa del processo di secondo grado (strada che la difesa del siciliano ha percorso sin da subito). Ricordiamo che i difensori avevano 15 giorni di tempo per presentare il ricorso: con la sentenza uscita il 18 luglio, in teoria i termini non sono ancora scaduti.
Se invece Cecchinato avesse deciso di giocare in assenza di una sospensione, sarebbe un segnale contrario: la voglia di andare avanti nonostante una sanzione valida a livello nazionale. A Cortina si gioca un torneo internazionale, sotto l’egida dell’ATP, ma il Country Club ampezzano è regolarmente affiliato alla FIT e potrebbero contestargli la presenza agonistica in club federale. Per intenderci, è una situazione che si crea spesso nelle infrazioni al Codice della Strada, quando un comune emette una multa per un’infrazione su una strada, non è di sua proprietà, che attraversa il territorio comunale. Se davvero Cecchinato ha deciso di giocare in piena autonomia, senza essere autorizzato dalla FIT, si tratterebbe di una scelta destinata a far discutere. Nel frattempo la FIT aveva riservato le sue tre wild card a Sonego, Bahamonde e Napolitano. Quest’ultimo, tuttavia, è stato ammesso di diritto in virtù dei tanti forfait. Gli organizzatori, al contrario, hanno deciso di aspettare fino all’ultimo per comunicare l’invito. “Stiamo aspettando alcune risposte importanti – ha detto il direttore del torneo Andrea Mantegazza – sfrutteremo questa wild card per alzare ulteriormente il livello del torneo”. Ad oggi, inviti a parte, l’Italia è giù certa di avere in tabellone Cecchinato, Volandri, Arnaboldi, Caruso, Giustino e – appunto – Napolitano.
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