All’esordio al Roland Garros, il siciliano gioca una grande partita contro Nick Kyrgios, tenendogli testa per oltre due ore. L’australiano è più forte e la spunta 7-6 7-6 6-4, con un solo break in tre set, ma la prestazione dell’azzurro è da conservare. Spara 42 vincenti e mostra un livello abbondantemente da top-100. Ora va confermato con le vittorie.

Ha detto bene il nostro direttore Lorenzo Cazzaniga in cabina di commento per Eurosport: Marco Cecchinato non deve guardare al risultato, che lo vede fuori dal Roland Garros già nella prima giornata, bensì alla prestazione. E quella fa sorridere, perché lottare tre set con Nick Kyrgios, alla pari o quasi, per l’azzurro è un traguardo importante. Gli avrebbe fatto meglio un sorteggio diverso, e magari la prima vittoria Slam, ma l’urna del Roland Garros gli ha subito messo di fronte il (probabile) futuro numero uno del mondo e quindi può bastare un 7-6 7-6 6-4 ricco di elementi positivi, in una giornata autunnale da impermeabile in borsa e ombrello in mano. Inizialmente c’è stata pure la pioggia, che in certi frangenti del primo set avrebbe anche suggerito la sospensione, invece è stato bravo il giudice di sedia Carlos Ramos a non battere ciglio, e alla fine ha avuto ragione lui, perché di pioggia (per ora) non se n’è più vista. Non ha piovuto acqua, ma sul Campo 1 sono piovuti i colpi vincenti, ben 92 in tre set, e guai a pensare che sia tutto merito del bombardiere australiano. Kyrgios si è preso quelli più spettacolari, accendendo spesso e volentieri il diritto-fucile, ma il tabellino di Cecchinato dice comunque 42 winner, fra deliziose smorzate, accelerazioni di diritto e anche qualche ottima soluzione col rovescio. Ed è da qui, più che dal punteggio, che arrivano le principali indicazioni positive, perché i punti vinti sono frutto del gioco, di un rovescio che col passare del tempo perde sempre meno campo, e di una smorzata – la più recente fra le aggiunte al repertorio – molto molto incisiva. Gli ha dato un sacco di punti anche oggi, compresi i momenti delicati, come quando sul 5-4 del secondo parziale l’ha utilizzata per cancellare un set-point. Segnale di grande sicurezza, di convinzione nel proprio tennis.



IL TENNIS C’È, LE VITTORIE QUASI
Ecco, se ci sono due parole che descrivono l’approccio del Cecchinato delle ultime settimane sono sicurezza e intensità: prima con Raonic a Roma e quindi all’esordio nel main draw parigino. Si è trovato due bombardieri fortissimi, dal gran servizio, ma ha giocato senza timore, rispondendo tanto e obbligandoli a scambiare, a sudare per costruirsi i punti. E se in tre set Kyrgios gli ha fatto vedere una sola palla-break nel secondo game del terzo, segno che non ha mai tremato, lui ha mostrato gli artigli cancellandone 12 su 13, sparse in tutto il match, aiutandosi spesso con servizio e diritto. La differenza l’hanno fatta pochissimi punti, non più di una manciata in tutto il match. Recriminazioni? Poche. Forse per il 6-4 non sfruttato nel tie-break del secondo set, specialmente per il diritto in rete sul secondo set-point, ma sono piccoli episodi, e nei momenti importanti è emersa tutta la superiorità di Kyrgios. L’australiano ha fatto e disfatto, beccandosi pure un warning per aver chiesto l’asciugamano al raccattapalle in maniera un po’ troppo energica, ma ha comunque chiuso con un notevole + 24 fra vincenti ed errori, e nei momenti importanti è stato perfetto. Da inizio anno ha vinto 14 tie-break su 16, e il motivo è emerso in entrambi quelli odierni, sempre dal 6-6. Il primo l’ha risolto con due numeri uno via l’altro: prima un rovescio lungolinea pazzesco tirato da lontanissimo, poi una bomba di diritto sulla riga, mentre nel secondo è salito 7-6 con un ace e ha chiuso con un’altra cannonata di rovescio, di quelle permesse a pochi. Sul 2-2 al terzo l’unico break, consegnato dall’azzurro con un doppio fallo. La sua resta una nuova dimostrazione del livello raggiunto, continuando a giocare nel tour malgrado le numerose sconfitte accumulate a inizio stagione. Poteva tornare ai Challenger, invece ha stretto i denti, è maturato e oggi ha un tennis abbondantemente da top-100. Ora deve confermarlo con le vittorie, perché se è vero che le belle prestazioni fanno morale, nel tennis contano i punti. E da inizio anno Cecchinato ne ha raccolti appena 102.

ROLAND GARROS – Primo turno
Nick Kyrgios (AUS) b. Marco Cecchinato (ITA) 7-6 7-6 6-4