Marco Cecchinato domina Guido Pella in 69 minuti di gioco e si qualifica per la sua terza finale ATP in carriera. Con la chance di migliorare la sua miglior classifica di sempre. In finale affronterà Diego Schwa
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Come facilmente previsto, Marco Cecchinato ha dominato la semifinale di Buenos Aires contro Guido Pella (6-4 6-2), in maniera però ancor più netta di quanto si potesse pensare. Come spesso accade, la condizione migliora con le partite e Cecchinato lo sta dimostrando, tanto che è apparso più solido e concreto rispetto alle ultime apparizioni, mostrando anche qualche soluzione davvero brillante. Pella era probabilmente stanco dopo la maratona di tre ore del giorno prima contro Jaume Munar, condita da quattro match point salvati, ma la distanza fisica e tecnica tra i due giocatori è evidente. Pella ha resistito fino al quattro pari del primo set; quando Cecchinato gli ha strappato il servizio nel decimo game, la partita è sostanzialmente finita perché il palermitano ha preso sempre maggior fiducia e non ha offerto chance di rientrare (nessuna palla break concessa, con Pella che ha fatto registrare un pessimo 29% di punti vinti con la risposta, percentuale davvero bassa sulla terra rossa).

Vincendo la finale di domani, Cecchinato migliorerebbe anche il suo best ranking, da numero 18 a numero 17. Un passettino che a certi livello conta sempre qualcosa. Va detto che, per verificare i propositi di raggiungere la miglior classifica di un giocatore azzurro dai tempi di Corrado Barazzutti (oltre quarant’anni fa) e quindi migliorare il numero 13 raggiunto da Fabio Fognini, ci sarà bisogno di ulteriori conferme. Fin qui in stagione, Cecchinato non ha mai affrontato top players, tanto che i due avversari di miglior classifica sono stati Dusan Lajovic (numero 48 a Doha) e proprio Pella (numero 50). In finale l’asticella si alzerà, anche se Dominic Thiem, numero 8 ATP, si è fatto battere da Diego Schwartzman, pur avanti di un break nel set decisivo. Sarà una finale equilibrata, anche se Cecchinato parte con un leggero favore del pronostico.