All’esordio a Monte Carlo, il siciliano si arrende 6-3 7-5 a Milos Raonic, ma mostra qualche segnale incoraggiante. L’avvento della terra battuta gli ha fatto bene, ora deve cercare di togliere lo zero dalla casella dei successi nel Tour. Senza (più) Cristian Brandi?La serie di sconfitte nel circuito ATP continua a crescere, e parla ora di quattordici k.o. e nemmeno una vittoria, ma per una volta è solo un dettaglio. Non sono partite come quella contro Milos Raonic che Marco Cecchinato deve vincere, specialmente se il canadese è il giocatore di quest’anno, numero 2 della Race, e per giunta gioca in casa, in quella Monte Carlo che l’ha accolto da quando il conto in banca ha iniziato a diventare interessante. Contro uno come lui, possono bastare le indicazioni positive del 6-3 7-5 con cui l’azzurro ha lasciato il Campo Centrale, dopo la sua seconda apparizione di sempre in un Masters 1000. Gli ci è voluta una wild card, ma ha mostrato di meritarla con una prova spigliata e coraggiosa, in controtendenza con alcune sconfitte del passato, giunte (anche) per un atteggiamento un po’ troppo remissivo, quasi l’azzurro non si sentisse all’altezza della situazione. A giudicare da quanto visto oggi, probabilmente anche grazie all’arrivo della sua amata terra battuta (e dal supporto di buona parte del Centrale), il palermitano sembra aver metabolizzato lo status da giocatore del circuito maggiore, e pare finalmente pronto per prendersi una vittoria anche nel Tour. Contro Raonic ha giocato alla pari per lunghi tratti, servendo bene e macinando gioco col diritto, a sfruttare le debolezze del gigante canadese, ovvero una mobilità non eccellente (seppur ottima per uno di quasi due metri) e un rendimento leggermente inferiore a quello a cui ha abituato i suoi tifosi fra Australia e Stati Uniti. La differenza l’hanno fatta esperienza e qualità, la prima utile a conoscere i momenti giusti per affondare i colpi, la seconda per rispondere ai comandi nella maniera richiesta. Ma Cecchinato si è comunque preso una piena promozione.

UNA STAGIONE DA COLORARE
C’è un dato che più di tutti rende merito al match disputato dall’azzurro: il numero di punti vinti in risposta. Ne ha strappati ben sedici, appena due in meno dei diciotto di Raonic, che però, con la concretezza tipica di uno che è arrivato fra i primi cinque del mondo, se li è fatti bastare per piazzare i due break che gli hanno dato il secondo turno. Il primo gli è servito per scappare sul 4-1 nel primo set, l’altro per evitare il tie-break nel secondo, e chiudere dopo 1 ora e 21 minuti. In mezzo si è visto un buon Cecchinato, bravo ad allungare un primo set che poteva finire insieme alle due palle-break concesse sull’1-4 (la prima cancellata con una pregevole smorzata), e poi pure a conquistarsi tre chance di rientrare “on serve” nel gioco seguente, l’unico in cui il canadese ha concesso qualcosina al servizio. C’è un po’ di rammarico per la seconda, vanificata con un diritto in rete, mentre sulle altre due si è difeso bene Raonic. Altro applauso all’azzurro per come ha gestito il sesto game del secondo set: prima ha pasticciato offrendo due palle-break, poi si è tolto dalle grande alla grande, ricorrendo anche al serve&volley. Nel complesso, dunque, si sono visti buoni segnali di crescita, rovescio compreso. Non sarà mai un colpo in grado di far male, ma è sempre più solido e gli tornerà utile quando dall’altra parte della rete troverà un avversario abbordabile. Magari già la prossima settimana nel piccolo torneo di Bucarest, per iniziare a dar colore a una stagione che in tre mesi e mezzo l’ha visto raccogliere appena una ventina di punti, e finire nell’occhio del ciclone per un presunto illecito legato al mondo delle scommesse. In attesa di saperne di più (il processo è iniziato sabato 9), la questione potrebbe aver già avuto una conseguenza: voci di corridoio raccontano che gli sia costata la collaborazione con Cristian Brandi, il coach del Team Piatti che l’ha guidato nella sua lunga scalata verso i top 100.

MASTERS 1000 MONTE CARLO – PRIMO TURNO
Milos Raonic (CAN) b. Marco Cecchinato (ITA) 6-3 7-5