CAS, niente sconti per Guillermo Olaso
Niente da fare per Guillermo Olaso. Lo spagnolo, vittima di una squalifica di cinque anni per aver aggiustato alcune partite, aveva fatto ricorso al CAS di Losanna. Il massimo tribunale sportivo non gli ha concesso sconti, definendo la squalifica "proporzionata e appropriata in base alle circostanze". La Tennis Integrity Unit aveva trovato prove sufficienti a incastrarlo per alcuni fatti del 2010, in cui lo spagnolo avrebbe tentato, direttamente o indirettamente, di condizionare l'esito delle partite. L'accusa principale riguarda la President's Cup, torneo challenger giocato nel novembre 2010 ad Astana. Il TIU ha scovato scommesse irregolari che indicavano chiaramente la sconfitta di Olaso contro una wild card kazaka, numero 905 ATP. Lo spagnolo perse con un doppio 6-3, commettendo otto doppi falli e mettendo in campo appena il 45% delle prime palle. Olaso è stato riconosciuto colpevole anche per non aver denunciato approcci che gli avrebbero chiesto di fornire informazioni riservate o alterare una partita. La sanzione di 5 anni, tuttavia, prevede uno sconto di 19 mesi se lo spagnolo pagherà una multa di 25.000 euro e frequenterà alcuni programmi di riabilitazione.. Lo spagnolo, vittima di una squalifica di cinque anni per aver aggiustato alcune partite, aveva fatto ricorso al CAS di Losanna. Il massimo tribunale sportivo non gli ha concesso sconti, definendo la squalifica "proporzionata e appropriata in base alle circostanze". La Tennis Integrity Unit aveva trovato prove sufficienti a incastrarlo per alcuni fatti del 2010, in cui lo spagnolo avrebbe tentato, direttamente o indirettamente, di condizionare l'esito delle partite. L'accusa principale riguarda la President's Cup, torneo challenger giocato nel novembre 2010 ad Astana. Il TIU ha scovato scommesse irregolari che indicavano chiaramente la sconfitta di Olaso contro una wild card kazaka, numero 905 ATP. Lo spagnolo perse con un doppio 6-3, commettendo otto doppi falli e mettendo in campo appena il 45% delle prime palle. Olaso è stato riconosciuto colpevole anche per non aver denunciato approcci che gli avrebbero chiesto di fornire informazioni riservate o alterare una partita. La sanzione di 5 anni, tuttavia, prevede uno sconto di 19 mesi se lo spagnolo pagherà una multa di 25.000 euro e frequenterà alcuni programmi di riabilitazione.