Caroline Wozniacki e David Ferrer sono i grandi delusi della settimana: la danese va KO a Stoccarda e fa autocritica, lo spagnolo rimanda ancora il successo al torneo del cuore di Barcellona.
Caroline Wozniacki bacia Rory Mcllroy durante l’Augusta Masters: a Stoccarda ha perso al primo turno
Di Riccardo Bisti – 24 aprile 2013
La sconfitta a Stoccarda è l’ennesima delusione per Caroline Wozniacki. La danese è sempre numero 10 WTA, posizione di tutto rispetto ma insufficiente per chi ha trascorso 67 settimane in cima al ranking. L’hanno massacrata per non aver mai vinto uno Slam (al massimo ha raggiunto una finale), ma non è questo il punto. Caroline, bella, bionda e ricca, è arrivata a un bivio della sua carriera: provarci seriamente per tornare in cima oppure rassegnarsi a un ruolo di rincalzo e magari venire riconosciuta più per il ruolo di fidanzata di Rory Mcllroy. La scorsa settimana gli ha fatto da caddy durante l’Augusta Masters, non lesinando effusioni che sono state immortalate dalle agenzie fotografiche di tutto il mondo. Qualche settimana fa, la ex giocatrice Ann Haydon Jones l’ha punzecchiata, dicendo che forse non si sente abbastanza forte per vincere uno Slam e allora concentra molte energie in altre attività, come il lancio di una nuova linea di intimo piuttosto che il ruolo di WAG di Mcllroy. La danese ha risposto, indirettamente, durante il torneo di Charleston, in cui ha detto di voler essere riconosciuta soprattutto per il suo tennis e non per altre cose. Il problema è che i risultati non le sono amici. Quest’anno ha azzeccato solo due tornei: Dubai, dove è giunta in semifinale, e Indian Wells, dove è stata addirittura finalista (ma ha approfittato del ritiro di Victoria Azarenka). Per il resto brutte sconfitte: a Miami ha ceduto alla Muguruza, a Charleston alla Voegele e adesso è giunto il 7-6 6-1 con cui la Suaarez Navarro l’ha eliminata dal Porsche Grand Prix di Stoccarda. A quasi 23 anni, Caroline si è resa conto di essere arrivata ad un bivio, tanto da rilasciare importanti dichiarazioni alle neonata rivista “Tennis Journal”, in cui ha ammesso che avrebbe dovuto dare più tempo ai coach che si sono succeduti al fianco del padre. “Se mi guardo indietro, avrei dovuto essere più paziente – ha detto, alludendo a Thomas Johansson e Ricardo Sanchez – il problema è che dovevo ancora trovare il mio stile di gioco. Adesso ci sono riuscita e non credo che avrò altre esperienze-lampo. Sono una giocatrice troppo forte per provare cose diverse. Sentivo che non era il momento giusto. Tutti hanno bisogno di cose diverse, adesso per ho capito cosa funziona per me”. A quanto pare, l’unico sodalizio che funziona davvero bene è quello con il padre.
L’altro grande deluso della settimana è David Ferrer, che non si è ancora ripreso dalla batosta psicologica della sconfitta in finale a Miami. Il valenciano si è cancellato dal torneo di Monte Carlo per preparare al meglio l’appuntamento di Barcellona, ma è stato clamorosamente sconfitto da Dmitry Tursunov con il punteggio di 7-5 3-6 6-1. Non è una sconfitta come le altre: per Ferrer, il torneo di Barcellona è il più importante del circuito, quello che vorrebbe vincere più di ogni altro. Anche più di uno Slam. Quando lo abbiamo intervistato lo scorso anno, ha insistito su questo punto. “Dopo quattro finali, vorrei finalmente farcela”. Invece si è fatto sorprendere dal russo, non certo uno specialista dei campi veloci. A Barcellona, “Ferru” era accreditato della prima testa di serie, ma ha lasciato strada a un Tursunov che gli ha strappato il servizio in ben sette occasioni e ha raccolto l’undicesima vittoria in carriera contro un top 10. Per Ferrer è una grande delusione: ama questo torneo perché da piccolo papà Jaime lo portava a vedere i match dei campioni. “Perdere in questo torneo fa ancora più male: ero ben preparato, ma ho avuto qualche problema sul piano fisico. Purtroppo non ho avuto buone sensazioni sul campo da tennis. Non avevo ‘punch’, i miei colpi non facevano male. Dmitry ha meritato di vincere, è stata una delle partite più brutte che io abbia mai giocato”. Adesso dovrà aspettare dodice mesi per ritentarci. Nel frattempo ha esordito anche Rafa Nadal, che non ha avuto grossi problemi nel superare Carlos Berlocq con il punteggio di 6-4 6-2. Contro l’argentino aveva già vinto (con qualche difficoltà in più) a San Paolo. Rafa non ha certo i problemi di Ferrer, visto che si è aggiudicato questo torneo in sette occasioni e vanta un bilancio di 35 vittorie e una sola sconfitta.
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