Cosa chiederebbero a Babbo Natale i primi dieci tennisti italiani? Abbiamo provato a dirvelo noi, scrivendo una breve letterina da parte di ognuno di loro… di MARCO CALDARA

di Marco Caldarafoto Getty Images

Alla vigilia di Natale abbiamo provato a pensare cosa desidererebbero per il 2013 tennistico i primi dieci giocatori italiani, e quali ‘fioretti’ sarebbero disposti a compiere pur di venir accontentati da Babbo Natale.

ANDREAS SEPPI
“Caro Babbo Natale, per l’anno prossimo ho un solo desiderio, che è quello di entrare fra i primi 20 giocatori del mondo. Non mi manca molto, e questo traguardo mi renderebbe probabilmente il tennista italiano più forte degli ultimi trent’anni. Ho bisogno di far bene nei primi tornei della stagione, magari vincendo più partite possibile fra Australian Open, Indian Wells e Miami, visto che complessivamente in questi tre tornei difenderò solo 45 punti. Non mi sembra di chiedere molto, quindi spero tu mi possa accontentare. In cambio prometto che cercherò di limitare ancora di più le partenze ad handicap, e porterò sempre in campo tanta grinta e tanta cattiveria agonistica”.

FABIO FOGNINI
“Caro Babbo Natale, di desideri ne ho tanti, ma quello più importante di tutti è la continuità. Quando sto bene so di potermela giocare anche con i migliori, ma purtroppo in questi anni ho sempre avuto qualcosa. Perciò ti chiedo un 2013 senza infortuni o problemi fisici, in modo da poter giocare come e quando voglio e provare a far vedere quanto valgo veramente. Se magari poi vincessi anche un torneo, ecco, diciamo che non mi dispiacerebbe, visto come sono andate le due finali del 2012. In cambio prometto di comportarmi sempre meglio in campo, e di lanciare meno racchette possibile. Sì, lo so, non è la prima volta che lo dico, ma continuerò a provarci. Vamos”.

PAOLO LORENZI
“Caro Babbo Natale, io da chiederti ho ben poco, visto che in passato tutto è sempre andato ben al di sopra delle mie aspettative. Non mi sarei mai aspettato di arrivare così in alto, e sono perciò doppiamente soddisfatto di esserci riuscito. Se proprio devo chiedere qualcosa diciamo che mi piacerebbe vincere qualche partita nei tornei del Grande Slam, visto che sono ancora a secco, e qualche punto ‘pesante’ in più mi verrebbe utile per tentare l’assalto ai top 50. So che non sarà facile, ma nella mia carriera non mi sono precluso nulla, e prometto che ci proverò con tutte le mie forze”.

SIMONE BOLELLI
“Caro Babbo Natale, premetto che con me avrai molto da fare. Qualche anno fa ero una promessa del tennis azzurro e sono riuscito ad arrivare in alto, ma poi mi sono gradualmente spento, sino a scomparire. Nel 2012 però ho finalmente ritrovato buona parte del mio tennis, e per l’anno prossimo punto a ritrovare anche ciò che ancora mi manca. Come detto sarà un compito molto difficile, perché gli anni passano e le difficoltà sono sempre maggiori, ma ci voglio provare e sono certo di potercela fare. In cambio prometto di tornare a mostrare carattere e determinazione nei miei incontri, e di dare ancora almeno una grande gioia ai numerosi tifosi del tennis italiano”.

FILIPPO VOLANDRI
“Caro Babbo Natale, mi sento un po’ egoista a chiedere qualcosa, perché so di essere fortunato. Salvo un brutto periodo di difficoltà mi trovo fra i top 100 da ormai dieci anni, e in carriera di soddisfazioni me ne sono tolte tante. Ho 31 anni, e malgrado non stia pensando al ritiro sono consapevole che non mi rimangono troppe stagioni davanti, quindi mi piacerebbe togliermi una grande gioia al Roland Garros. Sento di avere nelle corde un ultimo exploit. Se poi riuscissi anche a servire con continuità come durante la Serie A1 non mi lamenterai. In cambio sono disposto a dare il 100% anche negli appuntamenti sul cemento, sperando di pescare degli avversari abbordabili nei tornei dello Slam”.

FLAVIO CIPOLLA
“Caro Babbo Natale, sai benissimo che io e te abbiamo un conto in sospeso, visto che da piccolo ti ho sempre chiesto qualche centimetro in più e non mi hai mai accontentato. Nonostante ciò sono comunque riuscito a emergere, e ora conto sul tuo aiuto. Come ho dichiarato di recente mi piacerebbe entrare fra i primi 50 giocatori del mondo, ma soprattutto ottenere un bel risultato al Masters 1000 di Roma. È il torneo della mia città, e quindi mi piacerebbe da morire, anche perché fino a ora non ho mai superato il primo turno. Non mi sembra di chiedere chissà cosa, quindi conto sul tuo aiuto. E non chiedermi delle promesse, in questo caso il debito da saldare ce l’hai tu”.

MATTEO VIOLA
“Caro Babbo Natale, come stai? Sono Matteo, lo scorso anno ti chiesi di aiutarmi a superare le qualificazioni in un torneo del Grande Slam, e la mia domanda fu subito accontentata agli Australian Open. Quest’anno ho una richiesta un po’ più complicata, ma ce la possiamo fare. Ormai sento di essere competitivo su tutte le superfici, e perciò punto a entrare fra i primi 100 del mondo. Per farlo avrei bisogno di portare a casa un paio di Challenger, senza aspettare novembre come nelle ultime due stagioni, e magari iniziare a vincere qualche partita nei tornei maggiori. Puoi aiutarmi? In cambio prometto di servire più forte e diventare ancora più incisivo con il diritto”.

POTITO STARACE
“Caro Babbo Natale, sì, ci sono ancora. Lo so che pensavi di esserti liberato di me, e per un periodo anche io ho pensato di lasciarti in pace per ‘sta volta, ma alla fine ho deciso di riprovarci. Nel 2012 sono sprofondato nel ranking, ma non mi sento affatto finito, e credo di avere ancora qualcosa da dare al tennis italiano. Innanzitutto vorrei tornare competitivo nei tornei Atp, e inoltre mi piacerebbe tantissimo far parte della squadra di Coppa Davis che sfiderà la Croazia. La Davis è stata il mio ‘pallino’ per anni, e sogno di giocare un match del World Group. Prometto che è l’ultima volta che ti disturbo, e spero con tutto me stesso di essere accontentato”.

GIANLUCA NASO
“Caro Babbo Natale, nel 2012 ho vinto il mio primo Challenger e sono arrivato fra i primi 200 del mondo, ma in tantissimi mi dicono che ci sarei potuto arrivare quattro anni prima, e che con il mio tennis devo puntare molto più in alto. Dove non lo so, provi a dirmelo tu? Non nascondo che mi piacerebbe finalmente disputare un torneo del Grande Slam, e anche tornare a giocare in tabellone al Foro Italico. I ricordi di quel match contro Guillermo Canas sono ancora nella mia mente, e spero di poter replicare presto, davanti a un pubblico strepitoso come quello romano. In cambio prometto di credere di più nei miei mezzi e dare il 100% per provarci, sperando ci sia posto anche per me”.

THOMAS FABBIANO
“Caro Babbo Natale, ti ricordi di me? Fino a una manciata di anni fa mi aiutavi sempre volentieri, poi ci siamo un po’ persi di vista. Ero fra i migliori under 18 del mondo, ma fra i professionisti non sono ancora riuscito a esprimermi al massimo. È vero, ho solo 23 anni, ma penso stiano per passare gli ultimi treni, e mi piacerebbe tanto prenderne uno. Sento di poter valere di più della 234esima posizione del ranking mondiale, quindi voglio provarci. Mi avvisi quando passa uno di questi treni? Penso di meritarmela una possibilità. In cambio prometto di continuare a essere gentile con tutti come sono sempre stato, e di provare più spesso la strada dei tornei maggiori”.

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