Il giocatore spagnolo incappa in alcuni passaggi a vuoto, spreca un vantaggio di 5-2 nel terzo set, reagisce e vince al quinto

Foto Ray Giubilo

Carlos Alcaraz conquista il Roland Garros! È il terzo Slam della carriera per il giocatore spagnolo, il primo trionfo a Parigi, batte un buon Alexander Zverev in oltre quattro ore e un quarto con il punteggio di 6-3, 2-6, 5-7, 6-1, 6-2 passando tra passaggi a vuoto e alti e bassi, ma vincendo con estremo merito. Diventa il giocatore più giovane di sempre a conquistare così giovane tre titoli Slam su tre superfici diverse.

L’inizio è pieno di tensione per Zverev che commette due doppi falli nei primi due punti e ai vantaggi perde subito la battuta, con Alcaraz che fa una prodezza a rete di tocco. Anche lo spagnolo però non è perfetto nel suo turno di servizio e restituisce il break con una smorzata mal giocata e un rovescio largo. Lo spagnolo rimane assoluto padrone del campo e ritrova il break di vantaggio sul 2-2 con un punto pazzesco sullo 0-30, in cui Zverev non riesce a sfondare il muro eretto dal murciano da fondocampo. Alcaraz che ha altre due palle per il doppio break sul 4-2, break che arriverà sul 5-3 per chiudere sul 6-3: tanti cambi di ritmo, tante variazioni sul dritto del tedesco che mandano in tilt il giocatore di origini russe.

Alcaraz che ha però i suoi momenti di deconcentrazione, come nel primo game del secondo set quando si fa recuperare da 40-0 e si ritrova ad annullare tre palle break. L’allievo di Ferrero mette però tre prime e gestisce alla perfezione questi momenti di tensione. Passaggio a vuoto che arriva sul 2-2: due brutti errori di dritto consegnano il break a Zverev. Il tedesco prende coraggio e finalmente raccoglie qualcosa in più anche dal servizio e in risposta si fa più aggressivo, ottenendo così un altro break e prendendosi con il punteggio di 6-2 il secondo set.

Nel terzo set, dopo quattro game piuttosto equilibrati, Alcaraz sembra riavvolgere il nastro ai fasti del primo set: il sesto game giocato in risposta è super da parte dello spagnolo che ottiene il break e poi si porta avanti 5-2, riuscendo a cancellare tre palle break anche con un pizzico di fortuna, come un back che sembrava destinato a uscire e una palla corta non eseguita alla perfezione. Da qui in avanti comincia lo show di Zverev e il disastro dello spagnolo: un parziale clamoroso di cinque game consecutivi porta il terzo parziale al tedesco. Con un gran passante di dritto si prende il contro-break, poi sul 5-5 continua a spingere forte e trova il secondo break di fila. Alcaraz sbaglia tanto anche in fase di palleggio, ma in qualche modo riesce a procurarsi una chance per andare al tiebreak in risposta: il numero 4 del mondo è però freddo e con due prime conquista per 7-5 il terzo set.

La reazione di Alcaraz nel quarto set è furente: Zverev con due brutti errori, uno al volo e uno con il dritto, gli consegna subito il break di vantaggio e l’iberico si invola rapidamente sul 3-0. Break di vantaggio che velocemente diventano due, con lo spagnolo che approfitta di un paio di doppi falli del tedesco per issarsi 4-0. Sembra un set che scorre via rapido in favore del murciano, ma il teutonico recupera un break e il numero 3 del mondo si fa trattare dal fisioterapista la coscia sinistra. Zverev però torna a commettere qualche errore di troppo, anche per mancanza di energie e perde così per 6-1 il quarto parziale, portando tutto al quinto.

All’inizio del quinto set si spezza l’equilibrio già nel terzo gioco con un game disastroso da parte di Zverev: due volée sbagliate sopra la rete, un doppio fallo e un rovescio in manovra tirato fuori. Anche Alcaraz ne combina di tutti i colori sul 2-1, va sotto 0-40, ma con coraggio e con i regali del suo avversario va avanti 3-1, salvandosi con una seconda sulla riga inizialmente chiamata fuori e chiudendo il game con una smorzata eccezionale. Zverev che deve annullare una palla dell’1-4 e, nonostante la stanchezza, riesce a rimanere agganciato. Il giocatore di Amburgo ha anche l’occasione per rientrare sul 3-3, ma Alcaraz annulla anche questa palla break con estrema personalità, facendo il serve and volley. Lo spagnolo sul 4-2 si inventa un game in risposta di un altro pianeta, sublimato da un passante a una mano in spaccata pazzesco e un dritto a sventaglio sulla riga. Lo spagnolo chiude andandosi a prendere i punti e si regala il primo trionfo al Roland Garros.