Lo spagnolo prima della finale contro Djokovic: “Le sensazioni sono simili a quelle dell’anno scorso”

Foto Ray Giubilo

Carlos Alcaraz si è garantito la seconda finale consecutiva a Wimbledon e affronterà ancora una volta in finale Novak Djokovic. Una sfida che si preannuncia scintillante fra questi due fuoriclasse: Alcaraz andrà alla ricerca del quarto Slam della carriera, Djokovic del venticinquesimo.

Lo spagnolo si è avvicinato così alla sfida dopo la vittoria in semifinale contro Daniil Medvedev, parlando in conferenza stampa dell’adattamento alla superficie: Ci vogliono ore e giorni per migliorare sull’erba. Non è facile il passaggio. Tutti hanno potuto vedere che al Queen’s non ho giocato bene. Ho bisogno di ore e di match per sentirmi a mio agio. Non c’è nessun segreto, come ho detto molte volte, bisogna dedicare ore e ore al lavoro e avere fiducia del risultato ed è quello che ho fatto”.

Sulla pressione di essere il campione in carica: “Cerco di non pensare al fatto che sono il campione in carica. Vado ad ogni incontro sapendo che ho la possibilità di perdere. Ogni match è una battaglia. L’avversario metterà in campo il suo miglior tennis per vincere. Questo è ovvio. E io dovrò giocare il mio miglior tennis se voglio vincere. Dall’inizio del torneo ho mai pensato al fatto di dover difendere il titolo. Cerco di giocare un tennis migliore ad ogni partita. Le sensazioni sono state simili a quelle dell’anno scorso“.

Una battuta anche su Novak Djokovic: “L’anno scorso mi ha messo davvero in difficoltà. Ho giocato contro di lui alcune volte nei Grandi Slam e nelle finali dei Masters 1000. So cosa devo fare e sono sicuro che lui sa cosa deve fare per battermi“.