Di Alessio Morra – 11 settembre 2014
Parigi e Ginevra ospiteranno le semifinali tutte europee della Coppa Davis 2014. In Svizzera Federer e Wawrinka attendono l’Italia sapendo di essere nettamente favoriti. Al contrario, sul Campo Chatrier di Roland Garros, Tomas Berdych proverà a fare lo sgambetto a una Francia che non vince l’Insalatiera dal 2001. I francesi si trovano in una situazione molto particolare perché (Spagna a parte) da almeno 6-7 stagioni hanno la rosa più completa. Tsonga, quasi imbattibile in questa competizione, Gasquet, Monfils e Simon forse una Coppa avrebbero potuto portarla a casa, e invece negli ultimi undici anni hanno raggiunto appena una finale, persa in Serbia nel 2010. Quest’anno, con Arnaud Clement in panchine, c'è la possibilità di farcela. Ma il fallimento fa paura. Questo gruppetto di buonissimi giocatori alla fine rischia di non portare a casa niente di veramente importante. Perché se è vero che il tennis ha avuto in questi anni quattro dominatori, diciamo tre più uno, è anche vero che in un paio d’occasioni, basta pensare all’Australian Open e all'ultimo Us Open, qualche varco si era aperto, e nessun francese si è infilato. Per questo perdere fa davvero molta paura.
CLEMENT COME LOEW?
I francesi si ritrovano in una situazione simile a quella della Germania di Joachim Loew, giunta al Mondiale con sul capo le parole di Beckenbauer, l’uomo che dice di essere il depositario della verità (ma che spesso sbaglia): “La Germania deve vincere il Mondiale, altrimenti questa generazione di calciatori tedeschi passerà alla storia come una generazione di perdenti”. Detto, fatto. E in fondo il vecchio (trombone) Beckenbauer, tanto bravo come calciatore e allenatore che combina guai con moglie e imbrogli, tutti i torti non li aveva. Perché la Germania arrivava in Brasile con due terzi posti nei Mondiali precedenti, una finale e una semifinale negli ultimi due Europei. Loew in questi anni la superstar non ce l’ha avuta, ma il suo fortissimo gruppo di calciatori d’élite è riuscito alla fine a sconfiggere in fila la Francia, il Brasile e l’Argentina.
QUELLA CURIOSA SOMIGLIANZA
Il cammino della Francia di Clement nella Davis 2014 ha qualche assonanza con quello della Germania di Loew che ha trionfato in Brasile. Perché quest’anno nei quarti la Francia ha battuto la Germania (un strano incrocio del destino?). Ma, soprattutto, se Tsonga e Monfils andranno in finale dovrebbero (a meno di una clamorosissima nostra impresa) sfidare la Svizzera, che con l’Argentina non ha niente in comune. Ma Federer e Messi per il popolo qualcosa in comune ce l’hanno, anche se tra i due c’è un abisso. Comunque a Roger manca la Coppa Davis, come manca al presunto erede di Maradona il Mondiale. Dunque come la Germania, la Francia avrebbe il ruolo del cattivo nell’ipotetica finale. Tsonga, nel caso, dovrà mettersi il cappellone, dovrà masticare un po’ di tabacco e dovrebbe far finta di essere Clint Eastwood per provare a non avere pietà di Federer e Wawrinka.
COPPA DAVIS 2014 – SEMIFINALI
Francia – Repubblica Ceca (Parigi, terra battuta outdoor)
Svizzera – Italia (Ginevra, rebound ace indoor)