AUSTRALIAN OPEN. Sei azzurri impegnati nella prima giornata dell'Aussie Open e altrettante sconfitte. KO Lorenzi, Fognini, Bolelli, Cipolla, Giorgi e Knapp.
Fabio Fognini ha perso in cinque set contro lo spagnolo Roberto Bautista Agut
Di Lorenzo Cazzaniga – 14 gennaio 2013
AUSTRALIAN OPEN, DAY 1 – RISULTATI
Non poteva cominciare peggio questo Australian Open per I colori azzurri. Zero vittorie e sei sconfitte è l’amaro bilancio della prima giornata. Passi per le sconfitte di Flavio Cipolla contro Tobias Kamke (anche se piuttosto netta), per quella di Simone Bolelli contro Jerzy Janowicz (anche se almeno il primo set doveva portarlo a casa) e soprattutto di Paolo Lorenzi, bravo a strappare un set a Kevin Anderson, che settimana scorsa ha fatto finale a Sydney ed è uno dei più forti giocatori non compresi tra le teste di serie, ma negli altri tre match, partivamo col favore del pronostico.
Karin Knapp e Camila Giorgi rappresentano le migliori alternative a Errani e Vinci, ora che Francesca Schiavone è in netto declino e Flavia Pennetta deve rientrare da un brutto infortunio. E invece hanno perso al primo turno contro avversarie piuttosto abbordabili. La Knapp è stata brava a superare le qualificazioni, poi ha perso dalla (anche lei) qualificata portoghese (di origini tedesche) Koelher, pur avendo vinto il primo set. Ancor peggio è riuscita a fare la Giorgi, sempre costretta a rincorrere contro la veterana francese Foretz, una di quelle giocatrici che l’italo-argentina dovrebbe sfondare con la sua potenza. A Wimbledon 2012 pensavamo di aver trovato una fuoriclasse, ora vi sono dubbi se diventerà mai una certezza per il nostro tennis. Capitan Barazzutti dovrà scegliere una delle due come quarta giocatrice della squadra azzurra che sfiderà a febbraio gli Stati Uniti in Fed Cup: speriamo quantomeno che schierare la Giorgi ci assicuri i suoi servizi futuri, perché il potenziale resta davvero alto.
La delusione in campo maschile è invece arrivata da Fabio Fognini. Che non sarebbe stata una passeggiata era chiaro: Bautista Agut è uno spagnolo atipico, che gioca meglio sul cemento e che è reduce dalla finale di inizio stagione a Chennai. Però, dopo un avvio da incubo (0-7), Fabio è riuscito (per due volte) a recuperare un set di svantaggio. Al quinto set, Fognini ci ha abituato a ben altre imprese. In questo caso è scivolato via tutto troppo velocemente: 6 a 1 con Fognini capace di vincere solo cinque punti al servizio. Nella seconda giornata, l’Italia metterà in campo l’artiglieria pesante: Errani, Vinci e Seppi partono con i favori del pronostico, mentre la Schiavone deve ritrovare un pizzico di forma per fare match pari contro Petra Kvitova, anche lei in notevole crisi di risultati.
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