Quattordici apparizioni nei tornei del Grande Slam, altrettante sconfitte. Poi il capolavoro che le riscatta tutte quante. Protagonista la cinese Shuai Zhang, ex numero 30 WTA oggi scivolata fuori dalle prime 100, che dopo tante delusioni si è regalata una prima Slam da ricordare, superando la numero 2 WTA Simona Halep all’esordio nel tabellone principale. Già, va precisato, perché la cinese di Tianjin è passata dalle qualificazioni battendo per 8-6 al terzo Virginie Razzano al turno decisivo (era nello sport con Francesca Schiavone), e oggi ha siglato la più importante vittoria in carriera, tanto da scoppiare addirittura in lacrime al termine dell’incontro. È stato un 6-4 6-3 meritato, contro una Halep non brillantissima (il forfait a Brisbane era stato piuttosto sintomatico) ma messa all’angolo con un tennis potente che le ha permesso spesso e volentieri di comandare gli scambi, basato su un fisico interessante per una giocatrice asiatica (è vicina al metro e 80). Nel primo è scappata 4-0, si è fatta riprendere sul 5-4 ma con un nuovo break ha chiuso i conti. Nel secondo è finita sotto 3-1 ma non si è persa d’animo, girando il set con cinque game consecutivi e obbligando la rumena a una dolorosa sconfitta. Da segnalare un dato statistico: negli ultimi quattro tornei del Grande Slam, la Halep ha superato una sola volta il secondo turno, raggiungendo appena la semifinale a New York. Un risultato per cui molte pagherebbero, ma che per una come lei non è assolutamente sufficiente. Interessante lo scenario che potrebbe aprirsi nel quarto tabellone: le due favorite per un posto fra le ultime otto (l’altra era Venus Williams) sono cadute all’esordio. Una buona chance soprattutto per Keys e Pliskova, ma occhio anche a Ivanovic e Cornet, che ha iniziato la stagione alla grande.
Quattordici apparizioni nei tornei del Grande Slam, altrettante sconfitte. Poi il capolavoro che le riscatta tutte quante. Protagonista la cinese Shuai Zhang, ex numero 30 WTA oggi scivolata fuori dalle prime 100, che dopo tante delusioni si è regalata una prima Slam da ricordare, superando la numero 2 WTA Simona Halep all’esordio nel tabellone principale. Già, va precisato, perché la cinese di Tianjin è passata dalle qualificazioni battendo per 8-6 al terzo Virginie Razzano al turno decisivo (era nello sport con Francesca Schiavone), e oggi ha siglato la più importante vittoria in carriera, tanto da scoppiare addirittura in lacrime al termine dell’incontro. È stato un 6-4 6-3 meritato, contro una Halep non brillantissima (il forfait a Brisbane era stato piuttosto sintomatico) ma messa all’angolo con un tennis potente che le ha permesso spesso e volentieri di comandare gli scambi, basato su un fisico interessante per una giocatrice asiatica (è vicina al metro e 80). Nel primo è scappata 4-0, si è fatta riprendere sul 5-4 ma con un nuovo break ha chiuso i conti. Nel secondo è finita sotto 3-1 ma non si è persa d’animo, girando il set con cinque game consecutivi e obbligando la rumena a una dolorosa sconfitta. Da segnalare un dato statistico: negli ultimi quattro tornei del Grande Slam, la Halep ha superato una sola volta il secondo turno, raggiungendo appena la semifinale a New York. Un risultato per cui molte pagherebbero, ma che per una come lei non è assolutamente sufficiente. Interessante lo scenario che potrebbe aprirsi nel quarto tabellone: le due favorite per un posto fra le ultime otto (l’altra era Venus Williams) sono cadute all’esordio. Una buona chance soprattutto per Keys e Pliskova, ma occhio anche a Ivanovic e Cornet, che ha iniziato la stagione alla grande.
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