Una sfida elettrica quella tra Serbia e Danimarca in Coppa Davis – vinta in rimonta dalla nazionale di Rune – con tanto di polemiche extra campo da parte di Medjedovic

Hamad Medjedovic – Getty Images for ITF

La sfida disputata a Oslo tra Danimarca e Serbia, che ha portato Rune e i suoi compagni alla seconda fase della Coppa Davis 2025, è stata decisamente infuocata, soprattutto nella seconda giornata quando i danesi hanno messo in piedi la rimonta e dallo 0-2 iniziale hanno messo in fila tre vittorie consecutive. Le prime avvisaglie ci sono state già nel match di doppio – perso con il punteggio di 6-4, 6-4 da Medjedovic e Kecmanovic – dove il pubblico di casa ha giocato un ruolo importante all’interno del match. Ai microfoni di SpilXperten, al termine del match Hamad Medjedovic ha voluto raccontare la sua versione dei fatti e manifestare tutto il suo disappunto. “Mi sono sentito davvero mancato di rispetto durante il nostro match di doppio oggi. Ieri i tifosi si sono comportati bene. Oggi hanno applaudito quando ho commesso doppio fallo, e lo hanno fatto più volte“. Clima da Davis, diranno i più tradizionalisti, ma anche in questo caso c’è un limite che non andrebbe oltrepassato, e lo stesso Medjedovic ne è consapevole. “So che l’atmosfera è solitamente più intensa in Coppa Davis. Oggi, però, era semplicemente troppo“.

Non è dello stesso Frederik Nielsen, capitano della Danimarca, che al contrario ha criticato lo stesso Medjedovic per non aver saputo tenere alta la tensione nel quinto e decisivo match. “Non so cosa si aspettasse da una partita di Coppa Davis sul 2-2. Se pensa che in Serbia la situazione sarebbe stata più tranquilla, mi sorprenderebbe. Questo è stato l’errore più grandi di Medjedovic. Ha vinto il primo set 6-1 ed era avanti 1-0 nel secondo. Poi ha commesso un doppio fallo sul 15-40 e ha mostrato la sua mano“.

Un commento finale anche sulla mancata stretta di mano tra Medjedovic e Moller, con il serbo che ha criticato il suo avversario di aver perso troppo tempo nei festeggiamenti. “Normalmente ci incontriamo a rete. Voleva forse che aspettassi cinque minuti che finisse di festeggiare?” Pronta la risposta del danese, che si concentra soltanto sulla vittoria. “Non è stato qualcosa che ho notato. Sono stato solo felice di vincere, se ha pensato che non c’era tempo per stringergli la mano, allora va bene così“.