Caos scommesse, Agassi: “Non mi è mai successo”
Andre Agassi sostiene che il problema delle partite truccate non fosse "nei radar" ne suoi anni da professonista. Parlando con Associated Press, l'ex numero 1 ha detto di essere preoccupato perchè "tutti gli sport" hanno bisogno di prendere tutto sul serio la faccenda. "Ho giocato da professionista per 21 anni: sarà stata la mia ingenuità o il fatto che pensassi solo a diventare il migliore, ma non mi sono mai accorto di nulla. Non so se mi ritenessero irraggiungibile o intoccabile, o magari vivevo nel mio mondo, ma non mi è mai successo niente del genere". Agassi auspica che le istituzioni sportive si impegnino al massimo per risolvere il problema. E' opportuno ricordare che l'americano risultò positivo a un test antidoping e il caso fu insabbiato…Nel frattempo, si sono esposti sull'argomento anche alcuni giocatori del passato, tra cui Martina Navratilova. Al pari di Roger Federer, ha chiesto che venga fatta chiarezza e che escano i nomi dei presunti truffatori. "Abbiamo bisogno di prove, non di supposizioni". sostiene che il problema delle partite truccate non fosse "nei radar" ne suoi anni da professonista. Parlando con Associated Press, l'ex numero 1 ha detto di essere preoccupato perchè "tutti gli sport" hanno bisogno di prendere tutto sul serio la faccenda. "Ho giocato da professionista per 21 anni: sarà stata la mia ingenuità o il fatto che pensassi solo a diventare il migliore, ma non mi sono mai accorto di nulla. Non so se mi ritenessero irraggiungibile o intoccabile, o magari vivevo nel mio mondo, ma non mi è mai successo niente del genere". Agassi auspica che le istituzioni sportive si impegnino al massimo per risolvere il problema. E' opportuno ricordare che l'americano risultò positivo a un test antidoping e il caso fu insabbiato…Nel frattempo, si sono esposti sull'argomento anche alcuni giocatori del passato, tra cui Martina Navratilova. Al pari di Roger Federer, ha chiesto che venga fatta chiarezza e che escano i nomi dei presunti truffatori. "Abbiamo bisogno di prove, non di supposizioni".