Come era lecito aspettarsi, arrivano le prime reazioni da parte degli organi del mondo del tennis che sono stati denunciati dalla PTPA

Foto Ray Giubilo

Non si sono fatte troppo attendere le prime risposte ufficiali all’offensiva lanciata dalla PTPA questo pomeriggio, che ha intrapreso delle azioni legali contro tutti i principali organi del mondo del tennis. Sul sito ufficiale dell’ATP è infatti comparso un comunicato che ha come principale obiettivo quello di respingere ogni accusa lanciata dalla PTPA, attraverso l’esposizione di alcuni delle principali manovre – soprattutto finanziarie – messe in atto dall’ATP per sviluppare e promuovere il tennis maschile nel mondo. “Sin dall’inizio dell’ATP Tour nel 1990, l’ATP ha svolto un ruolo di primo piano nella crescita globale del tennis professionistico maschile. Per oltre tre decenni, la struttura della governance 50-50 dell’ATP ha garantito che giocatori e tornei avessero pari voce nel plasmare la direzione dello sport”.

Tra i punti che vengono sottolineati con più forza, per rispondere alle accuse della PTPA sull’ambito più strettamente finanziario, l’ATP rivendica l’introduzione del programma “Baseline“. “Il programma Baseline dell’ATP ha introdotto un reddito minimo garantito per i primi 250 giocatori in singolare, fornendo sicurezza finanziaria al tennis professionistico. L’introduzione di audit annuali indipendenti ha dato ai giocatori piena trasparenza sulle finanze dei tornei negli eventi promossi dall’ATP”.

Sul tema del calendario sempre più fitto: “Ogni decisione è stata presa con il contributo dei giocatori e dai loro rappresentanti eletti. Nel frattempo i giocatori, come appaltatori indipendenti, hanno mantenuto un ampio controllo sui loro programmi, consentendo loro la flessibilità di competere, allenarsi e monetizzare le loro carriere come meglio credono”.

Infine la stoccata alla PTPA, che occorre ricordare essere un’associazione totalmente indipendente è nata quasi per contrasto dagli organi competenti. Mentre l’ATP è rimasta concentrata sulla realizzazione di riforme che avvantaggiano i giocatori a più livelli, la PTPA ha costantemente scelto la divisione e la distrazione attraverso la disinformazione. Respingiamo fermamente la premessa delle affermazioni della PTPA, riteniamo che il caso sia del tutto privo di fondamento e difenderemo vigorosamente la nostra posizione”.

Anche la WTA si è espressa nel merito, con toni e argomentazioni che ricalcano quelli divulgati dall’ATP. “L’azione della PTPA – si legge sul sito ufficiale della WTA – è sia deplorevole che fuorviante, e difenderemo con forza la nostra posizione a tempo debito. Le giocatrici, in quanto membri paritari insieme ai tornei, hanno una voce essenziale e influente nella governance della WTA. Ogni decisione presa a livello di consiglio direttivo include il contributo delle giocatrici tramite i loro rappresentanti eletti”.

Il comunicato si chiude anche in questo caso con una stoccata alla PTPA, sottolineando quante risorse saranno impiegate per affrontare questo caso. “Contestare questo caso legale infondato sottrarrà tempo, attenzione e risorse dalla nostra missione principale a scapito delle nostre giocatrici e del nostro sport nel suo complesso”.