Ufficialmente inaugurato a Bordighera il Piatti Tennis Center, dove il coach italiano più vincente di sempre ha stabilito il proprio quartier generale: c'erano tutti: Ljubicic, Raonic, Coric, Ivanisevic, Thiem e persino il presidente ATP Kermode. “Eccellenza” e “lavoro duro” le parole chiave del progetto.

Riccardo Piatti ha coronato un sogno: realizzare un progetto tutto suo, costruito a sua immagine e somiglianza. Approfittando della vicinanza geografica e temporale al Masters 1000 di Monte Carlo, giovedì 12 aprile è stato il giorno della grande apertura del Piatti Tennis Center, gioiellino pensato per l'alto livello e situato a Bordighera, nei pressi di Imperia. Luogo ideale per allenarsi in buone condizioni ambientali per dodici mesi all'anno. A ben vedere, il centro era operativo già da qualche mese, mentre il trasferimento a Bordighera dell'intero progetto Piatti risale a qualche anno fa. Tuttavia, erano maturi i tempi per l'inaugurazione ufficiale. La parata di stelle vista a Bordighera è la testimonianza della credibilità costruitasi da Piatti in quasi 30 anni di vita nel tour. C'erano Marin Cilic, Dominic Thiem, Milos Raonic, Goran Ivanisevic, Ivan Ljubicic, addirittura il presidente ATP Chris Kermode. Tutti pronti ad applaudire quanto fatto dal tecnico italiano, classe 1958 e coach a tempo pieno dal 1988. Tra i suoi “capolavori” tecnici, il più eclatante riguarda Ivan Ljubicic: preso da ragazzino, lo ha portato al numero 3 ATP. Senza dimenticare il lavoro con Renzo Furlan (n.19) e quello più recente con Richard Gasquet e Milos Raonic. L'ultimo a scegliere di trasferirsi a Bordighera è stato Borna Coric: i risultati degli ultimi tornei fanno pensare che il croato abbia fatto la scelta giusta. “Vedo questo centro come la mia casa, ma anche coma la casa di un percorso di qualità – ha detto Piatti – la parola d'ordine è 'eccellenza', poi lavoro duro”. La filosofia del coach comasco è ben chiara: semplicità. A suo dire, il tennis è uno sport semplice: bisogna colpire bene la palla, poi organizzare e ordinare il proprio gioco. A suo dire, ci vorranno un paio d'anni affinché l'accademia entri a pieno regime. “A quel punto, potremo divertirci”.

STAFF COMPLETO E PROFESSIONALE
Lo staff è composto da una decina di persone, ognuna con il suo ruolo specifico. D'altra parte, nel tennis attuale, i giocatori di alto livello hanno bisogno di tanti professionisti al loro fianco. Uno dei ruoli più delicati spetta a Cristian Brandi (storico allievo di Piatti ed ex doppista di Coppa Davis), che dovrà traghettare i migliori talenti dall'attività giovanile a quella professionistica. “Tuttavia, il nostro centro è aperto a tutti, giocatori e allenatori”. A testimoniarlo, la recente visita di Novak Djokovic quando era ancora seguito da Agassi e Stepanek. Curiosamente, non ci sono molti campi da tennis. In questo momento ce ne sono quattro, con il progetto di arrivare a sei. Tuttavia, non mancano tutte le strutture necessarie per un'accademia di alto livello: palestra, sauna, vasca di recupero, sala per la videoanalisi, infermeria, ufficio direzionale, reception e hall. Senza dimenticare la collaborazione con un centro medico, il servizio di osteopatia, fisioterapia, analisi chiropratica e consulenza di un nutrizionista. Il nuovo Piatti Tennis Center ha due missioni principali: la prima riguarda una preparazione a 360 gradi sia per i professionisti che gli aspiranti tali, mentre la seconda – altrettanto interessante – è dare un supporto tecnico e logistico a maestri e ai circoli partner per consentire ai giocatori di allenarsi con le più aggiornate tecniche di allenamento. È significativo che un progetto così importante sia nato in Italia. Chissà che non possa rappresentare un punto di riferimento per azzurri in ascesa: l'ultimo italiano seguito a tempo pieno da Piatti è stato Simone Bolelli, mentre adesso c'è Stefano Napolitano che viene seguito in prima persona da Brandi, mentre qualche mese fa ha fatto una scelta diversa Gian Marco Moroni. Per anni, ha fatto base a Bordighera anche Andreas Seppi con il suo storico coach Massimo Sartori.