da Cagliari, Guido Monaco – foto Getty Images
In una mattinata cagliaritana quasi estiva, l'Italia di Fed Cup conquista la sua quarta coppa in 8 anni. Sono bastati 59 minuti a Sara Errani per dominare Alisa Kleybanova ,messa in campo dal carismatico Tarpishev per sostituire la Panova, distrutta nel fisico e nel morale. Un pesante 6-1 6-1 ,una prova convincente e sicura della nostra N.1. Quella sicurezza e personalità mancate ieri per lunghi tratti a Roberta Vinci.
La storia personale della Kleybanova, la russa d'Italia che sta cercando di tornare in alto dopo aver vinto la sua battaglia contro un linfoma, sul campo non ha commosso "Sarita". Alisa colpisce sempre forte la palla,ma in particolare sulla terra non ha le armi,le soluzioni per impensierire una delle 4 giocatrici più forti del mondo sul rosso. Soluzioni,varietà,mobilità ma anche carattere e una forza fisica non comune che permette alla Errani di far uscire "cattiva" la palla dalle sue corde. Tutto sommato su questi campi anche il kick di servizio, almeno finchè non si irrigidisce, non è così penalizzante. Per tutte queste ragioni, ho grossi dubbi che Sara in futuro diventi competitiva sull'erba,non sono sicuro che varrà sempre le top 10 sul cemento,ma non ho alcun dubbio che sulla terra si toglierà ancora grandi soddisfazioni. L'ha dimostrato ancora in questa 2 giorni, al di la' del valore delle avversarie.
Avversarie che hanno fatto una discreta figura,date le circostanze assurde e imbarazzanti che hanno accompagnato la vigilia. Rimane il rimpianto russo e la curiosità nostra di sapere cosa sarebbe cambiato se ieri la Panova non avesse dilapidato il primo punto. Di questi tempi, basta un attimo per passare da eroe a fesso,non solo nello sport. Panova ha perso la sua grande occasione che temo non le si ripresenterà.
Per chiudere,una riflessione doverosa sul futuro del tennis femminile italiano. Le ultratrentenni Schiavone,Pennetta e Vinci mi auguro possano garantire ancora un paio di stagioni a buoni livelli. Sulle spalle di Errani,Knapp e Giorgi poggerà il futuro prossimo del movimento. I prospetti interessanti sono pochi e spero di sbagliarmi, non così forti. Nelle prossime 2-3 stagioni bisognerà fare il massimo per far si che queste importanti affermazioni individuali e di squadra lascino, oltre ai bellissimi ricordi, un'eredità tecnica. A proposito di ricordi,il mio personale del week-end rimarra' aver visto la Schiavone fare da raccattapalle durante l'allenamento della Pennetta. Flavia che ha poi giocato,per il pubblico a risultato acquisito in doppio con la Knapp contro le giovani russe. Pubblico davvero ottimo, che merita una citazione.
Con la Fed Cup si riparte ad inizio Febbraio, contro gli Usa, in trasferta. Unica certezza, l'Italia si presenterà al meglio. Non è un luogo comune, la nostra e' una squadra vera,la squadra campione del mondo. Italia batte Russia 4 a 0. Giù il sipario.