La carriera di Federer è fenomenale anche in termini di durata. L’Australian Open sarà il suo 57esimo Slam conscecutivo, record assoluto. Ma c’è il primato di Santoro nel mirino….
Roger Federer ha ancora l'entusiasmo di un ragazzino
Di Riccardo Bisti – 12 gennaio 2014
Naturalmente vuole vincere. Roger Federer scende sempre in campo per vincere. Tuttavia, comunque vada, l’Australian Open 2014 sarà un successo. Lo svizzero batterà un record eccezionale: sarà il suo 57esimo Slam consecutivo, uno in più di Wayne Ferreira, ormai ex detentore. Il record di Federer vale molto di più, perchè ha giocato quasi il doppio delle partite e ha intascato 17 titoli. Al contrario, il sudafricano vanta giusto un paio di semifinali. Insomma, Roger ha avuto una carriera ben più impegnativa (senza contare gli impegni extra-tennis, sempre più pressanti). Eppure non salta un major, curiosamente, da quando siamo entrati nel nuovo millennio. Nel 1999 aveva giocato soltanto a Roland Garros e Wimbledon, perdendo rispettivamente da Pat Rafter e Jiri Novak, mentre a Melbourne e New York aveva perso nelle qualificazioni. Tenendo conto delle partecipazioni nelle “quali”, dunque, le partecipazioni consecutive di Federer sarebbero già 60 (quella di Melbourne sarebbe la 61esima). Limitandoci ai main draw, Federer non manca mai dall’Australian Open 2000, quando perse al terzo turno contro Arnaud Clement. Una crescendo esaltante, diventato leggenda nel 2003, anno del primo successo a Wimbledon. Per rendere l’idea della qualità della carriera di Roger Federer, è opportuno fare un paragone con Ferreira.
Il sudafricano ha giocato “appena” 160 partite Slam (con un bilancio di 104 vittorie e 56 sconfitte). La carriera-Slam di Federer è impressionante, mostruosa. Ha giocato 301 partite, vincendone 260. Nei 58 tornei giocati, ha raggiunto la semifinale in 33 occasioni. Inoltre, è successo in ben due occasioni che giocasse il massimo di 28 match disponibili in una sola stagione, ovvero raggiungere la finale in tutti i quattro Major. Nel 2006 ha sfiorato il Grande Slam, perdendo soltanto da Rafael Nadal nella finale del Roland Garros. Nel 2009 ha trionfato a Parigi e Wimbledon, cedendo di nuovo a Nadal in Australia e a Del Potro a New York. E sono stati entrambi match di cinque set. Numeri che fanno capire come Federer abbia giocato sotto pressione in misura molto maggiore – e nemmeno paragonabile – a Wayne Ferreira, le cui partecipazioni si sono spalmate tra il 1991 e il 2004. Federer è stato al comando del ranking ATP per 302 settimane, mentre il sudafricano non è mai andato oltre il numero 6. Si è spesso parlato dei record tecnici di Roger Federer, ma quelli di longevità non sono da meno. Oltre al primato che festeggerà martedì, quando scenderà in campo contro James Duckworth, c’è da considerare che non si è mai ritirato da un match in corso in tutta la carriera. Visto che ha giocato 1.142 partite, è un primato eccezionale. In più occasioni, Roger ha detto di essere fiero di questo record.
Federer si presenta all’Australian Open nelle migliori condizioni possibili. Viene da un 2013 negativo, con un solo titolo all’attivo e più batoste che soddisfazioni. Però adesso sta bene e, tra nuova racchetta e rinnovate ambizioni (l’arrivo di Stefan Edberg nel suo clan), si sente pronto a un ottimo 2014. Vorrebbe vincere cinque tornei ed essere competitivo negli Slam. Il sorteggio lo ha collocato nella parte alta del tabellone, la stessa dove si trovano Nadal, Murray, Del Potro e Tsonga. Numero 6 del draw, è la sua peggior collocazione da oltre 10 anni. Ma a lui va benissimo. “Quest’anno sento meno pressione, ho meno da perdere. Non devo difendere il titolo, posso giocare più liberamente. Altri ragazzi avranno maggiori responsabilità. Per questo mi sento più a mio agio. Sono orgoglioso del mio record di incontri giocati consecutivamente. Spero di poter continuare ancora a lungo”. E visto che quando si parla di Federer c’è sempre l’argomento-record da trattare, il prossimo muro da abbattere sarà quello delle partecipazioni totali a uno Slam. Il primato appartiene a Fabrice Santoro con 70 Slam giocati. Il francese, tra l’altro, è l’unico ad aver giocato in quattro decadi diverse. Alle sue spalle, Andre Agassi con 61, poi Federer, Connors, Bjorkman e Lleyton Hewitt a 58. Per questo, la foto che vede in home page ha un forte valore simbolico: Federer dà il "cinque" a Cruz, uno dei tre figli di Hewitt, durante un'esibizione pre-Australian Open. Come a dire: "Io e papà siamo ancora in piedi". Con l’Australian Open, lo svizzero e l'australiano supereranno Connors e Bjorkman. Salvo imprevisti (i suoi tifosi sono autorizzati a fare gli scongiuri), lo Us Open segnerà il sorpasso su Andre Agassi. Per raggiungere “Le Magicien”, avrà bisogno di giocare tutti gli Slam fino allo Us Open 2016. Ce la farà?
GRAND SLAM – RECORD DI PARTECIPAZIONI
Fabrice Santoro (Francia) – 70
Andre Agassi (Stati Uniti) – 61
Roger Federer (Svizzera) – 58
Lleyton Hewitt (Australia) – 58
Jimmy Connors (Stati Uniti) – 58
Jonas Bjorkman (Svezia) – 58
Ivan Lendl (Cecoslovacchia / Stati Uniti) – 57
Michael Chang (Stati Uniti) – 57
Wayne Ferreira (Sud Africa) – 55
Arnaud Clement (Francia) – 55
Mark Woodforde (Australia) – 55
(in grassetto i giocatori ancora in attività)
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